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Qualcosa si muove nel Pd?

Andrea Mercenaro

Ieri Zingaretti ha proclamato, riferendosi a Colao, come preziosi siano i tecnici, su questo davvero non ci piove, ma toccherà alla politica il diritto e il dovere di decidere

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Eppure qualcosa si muove, non tutto è bloccato come sembra e ieri Zingaretti ha proclamato, riferendosi a Colao, come preziosi siano i tecnici, su questo davvero non ci piove, ma toccherà alla politica il diritto e il dovere di decidere. Alla politica l’ultima parola. Questo ha detto. Zingaretti. Potrà sembrare una banalità. E rivelarsi, invece, un modo sottile per avvisare il magistrato del dopo-trojan, il quale, certo, non solo un tecnico impersona, bensì un potere, che anche quello legislativo è un potere. E verrà il tempo di esercitarlo. Bene. Molto bene. La prepotenza della falsa giustizia è stata almeno avvisata. Non potrà, Zingaretti, non discuterne con Franceschini. Lavorerà lui stesso all’unità politica coi forcaioli. Consulterà Travaglio. Si confiderà con Gad. Ma capacissimo, disponendo il segretario di risolutezza, oltreché di una visione molto ampia, di sostituire prima o poi Bonafede con l’Azzolina.

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