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L'oste romano, perfetto assistente civico

Andrea Mercenaro

Distanzia i tavoli quei decimetri in più di quanto imponga il decreto. Avvisa il cliente che, da lui, solo persone molto a modo, accomoda di spalle tra loro, dopo gentile spiegazione, i fidanzatini avventori, veste i camerieri da palombari

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Fase tre, la ripresa. Il bravo oste romano quale lo desidera lo zelante ministro Boccia. Soprattutto gradito se laureato in England. Molto civile. Egli distanzia i tavoli quei decimetri in più di quanto imponga il decreto. Avvisa il cliente che, da lui, solo persone molto a modo, meglio se attempate, accomoda di spalle tra loro, dopo gentile spiegazione, i fidanzatini avventori, veste i camerieri da palombari, ha preventivamente avvisato il controllore civico che l’assembramento è sempre in agguato, esce ogni tot a sciogliere i capannelli eventuali, chiama vigili o carabinieri per chi si presentasse senza prenotazione, fa spendere molto meno che a febbraio, mantiene un ordine certosino e ammira compiaciuto la nuova insegna che lampeggia: “Da Ernesto, er re dei rigatoni, tutti i clienti fuori dai coglioni”.

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