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I canini di Salvini

Andrea Mercenaro

Ricordo i tempi del Salvini imperatore quando postava le foto, o cucinava la pasta. E invece adesso lo rivedo più serioso

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Ricordo i tempi del Salvini imperatore quando postava le foto della pizza, e annegava subito due negri, delle uova all’occhio di bue, e sputava sui rom; quando lui era molto contento e chiamava tutti amici, ehi, amici!; ricordo il piacere con cui condivideva insieme al popolo entusiasta la pasta col sugo cucinata da lui stesso, ehi, amici, oggi me magno questa!; e il pasticcio di pollo, e tutti quei manicaretti che inghiottiva poi, tra un rosario e una Madonna congiunta, ehi, amici, questo lo faccio per i miei figli! E lo rivedo ora più serioso, vagamente preoccupato perché, quanto a mangiare, di sicuro ancora mangia. Ogni volta, però, che dal fiero pasto la bocca sua solleva, campeggiano i due buchi lasciati dai canini.

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