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Là dove c'era Massimo Bordin

Andrea Mercenaro

A quelli di Radio radicale, sinceramente intenzionati a rendergli l’omaggio dovuto, venne la magnifica idea di consegnare la sua mitica rassegna stampa a un tourbillon settimanale di intriganti intelligenze

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Riassumendo: Massimo Bordin non c’era più e a quelli di Radio radicale, sinceramente intenzionati a rendergli l’omaggio dovuto, venne la magnifica idea di consegnare la sua mitica rassegna stampa a un tourbillon settimanale di intriganti intelligenze. Le quali per lo più, tesserino a parte, rivelarono di avere a che fare con Bordin quanto la Chiquita dieci e scotch di Maurizio Cattelan col Giudizio Universale di Michelangelo Buonarroti. Fortuna che questa settimana è toccata a Corradino Mineo, giornalista d’indiscutibile coerenza a cavallo dei nostri due secoli, dirigente con i fiocchi e pensatore di impervia baldanza soltanto che, ma guarda te, come lo senti ti piglia un attacco di vaginite.

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