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Il mistero di Emiliano candidato

Andrea Mercenaro

Non si capisce come i dem possano candidarlo, visto che alle Europee il Pd pugliese, da lui guidato, ha preso meno voti (16,6) della media del partito nell’intera Italia meridionale (17,8)

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Bisognerebbe andare al cuore del problema. E il cuore del problema non è che Michele Emiliano sarà ancora il candidato del Pd per la presidenza della regione Puglia. Quella è la conseguenza. Mentre il mistero resta. Candidato nonostante sia inviso a moltissimi del Pd? O nonostante il Pd pugliese, da lui guidato, alle Europee abbia preso meno voti (16,6) della media del partito nell’intera Italia meridionale (17,8)? Sì. Può capitare. Ma la domanda resta. E non serve rispondere che no, che non si può, che Emiliano è un magistrato mascherato da politico, o un politico mascherato da magistrato, o piuttosto, così facciamo ai mezzi, un grillino appena più furbo di Di Battista. Né che, da riformista, si sia spinto al punto di flirtare coi novax. O di sposare i notap, i notrip, i notav, i noilva, i nodiqualunque fava e perfino gli ulivi, mentre la xilella li divorava. No. Non si spiega così il mistero di Emiliano candidato. Cherchez la femme, raccomandano i delitti. E non sapremo mai, noi, cosa scriva Zingaretti al suo Michele nelle ricorrenze di San Valentino.

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