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Rivalutare gli "infami"

Andrea Mercenaro

Così le menti migliori di questo paese hanno definito i due genitori che hanno abbandonato il bambino di Torino malato. Eppure dai Diotallevi, agli Esposito ai Proietti, la storia di figli (anche sani) abbandonati dai genitori è lunga

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Infami, nientemeno. I due genitori che hanno abbandonato il bambino di Torino ammalato, secondo alcune tra le anime migliori, non le peggiori, le migliori di questo paese, sarebbero addirittura infami. Però. E allora così, tanto per ridere o per indignarci un altro po’, vorremmo ricordare ai migliori suddetti come tutti coloro che si chiamano Diotallevi, Di Dio, Colombo (dal simbolo dell’ospedale Maggiore di Milano), Esposito, Degli Esposti, Degli Innocenti, Proietti (come si chiamavano i trovatelli a Roma) o Casagrande, o Della Casa (a Genova), o altri, abbandonati da genitori i quali non si sentivano in grado nemmeno di tenere i figli sani, che (stando alle categorie adottate, pardon, dai soliti migliori) sarebbe bastato un pizzico di infamia in più da parte di mammà e sarebbero tutti quanti abortiti o in fondo ai cassonetti.

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