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Cosa ci ricorda il calamaro maialino?

Andrea Mercenaro

Consiglio per gli editorialisti del Corriere: a Palazzo Chigi c'è un bibitaro spiccicato a uno statista

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Il Corriere della Sera ci piace delle volte e delle volte no. Com’è normale. Ci piace, ma è soprattutto del Corriere on line che vogliamo parlare, quando non si, non ci, prende troppo sul serio. Quando va a caccia di curiosità, fruga nelle stranezze che sono poi verità, e le scova nella vita, oppure nella natura, per proporle tali quali ai lettori strappando loro un ooohhh! di stupore accompagnato da un piccolo sorriso. Sciocchezze, certo, poi che ne so: un calciatore famoso in bicicletta, quella nuvola nata con la faccia di Borrelli, un lord inglese praticamente identico a Severgnini, cose tipo così. Proponeva ieri per esempio, il Corriere.it, l’immagine curiosissima di un piccolo calamaro, filmato presso l’atollo americano di Palmyra, 1400 metri di profondità, uguale sputato a un maialino: cicciottone, buchi sul musetto e ricciolino nel sedere. Che nuotava felice. Vederlo era fantastico e ci ha fatto divertire per ovvi motivi. Ultimo tra essi l’idea che parecchi editorialisti del Corriere, quello più serioso, non si fossero accorti a tempo debito come anche noi avessimo, nel nostro piccolo, un bibitaro spiccicato a uno statista.

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