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Il Foro di Salvini

Andrea Mercenaro

Ogni grande condottiero romano ha lasciato una testimonianza urbanistica. Anche il Capitano avrà il suo monumento? 

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Tralasciando qui il Foro Mussolini per non insistere sulle polemiche stucchevoli di queste settimane, tutti i grandi uomini del glorioso passato di Roma lasciarono testimonianze urbanistiche importanti del loro dominio politico. Basti pensare al Foro di Cesare, col tempio dedicato a Venere Genitrice, da cui la sua gens Iulia aveva tratto origine. Al Foro di Augusto che accolse il tempio di Marte dopo la vittoriosa battaglia di Filippi. Il Foro della Pace fu in realtà opera dell’imperatore Vespasiano, dopo la conquista di Gerusalemme. Ma fu. Esiste il Foro di Nerva, che concluse i lavori grandiosi iniziati da Domiziano. E quello di Traiano, dopo le campagne in Dacia, con la celeberrima colonna e gli ampi mercati in laterizio. Tempi lontani, certo, lontanissimi. Gira voce, però, che anche al condottiero Salvini stiano attrezzando proprio ora, (pardon eh, molto pardon) un foro niente male.

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