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Zingaretti non farà la Storia (malgrado la regola del 3 marzo)

Andrea Mercenaro

Lo sciopero di Gandhi, l'ultimo califfo ottomano e l'assassino di Kennedy. La Storia passa per il 3 marzo: ci meritiamo qualcosa di più del governatore del Lazio

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Il 3 marzo del 1791 venne fondata la Zecca degli Stati Uniti e sempre negli Stati Uniti, ancora il 3 marzo, la Florida venne ammessa come 27° stato. Il 3 marzo 1857 Francia e Regno Unito dichiararono guerra alla Cina, nemmeno una ventina di anni dopo la Bulgaria ottenne l’indipendenza dall’Impero ottomano e nella Russia, immobile quanto sterminata, il 3 marzo dell’anno 1905 lo zar Nicola II accettò la creazione della Duma, prima assemblea eletta. Era ancora il 3 marzo del 1918 quando venne firmato il Trattato di Brest-Litovsk che pose fine all’intervento russo nella prima guerra mondiale e portò all’indipendenza di Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania e Polonia. Nel 1924 venne abolito l’ultimo califfo in Turchia, nel 1931 gli Usa adottarono The Star-Spangled Banner come inno nazionale, nel 1939 Gandhi iniziò a Bombay uno storico sciopero della fame e nel 1969 Sirhan Sirhan, era anche quello l’ennesimo 3 marzo, ammise di aver ucciso il candidato alla Presidenza, Robert Kennedy. Oggi è il 2 marzo. Non penserete mica, domani, di entrare nella Storia votando un mezzo paraculo come Zingaretti, vero?

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