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Dian Fossey e il gorilla che sapeva scrivere

Andrea Mercenaro

Sa essere crudele, la vita. Ora che un giovane primate si cimenterà sulla scrittura, la scienziata non potrà studiarlo 

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Sa essere crudele, la vita. Dian Fossey lasciò gli agi, dedicò la vita all’etologia, fu scienzata straordinaria ed eroica, rischiò l’inimmaginabile nelle foreste tropicali dell’alto Virunga, avvicinò come nessuno al mondo quegli animali enormi, minacciosi la loro parte, ma tanto prossimi agli umani, e amò i gorilla di montagna, visse con loro, li studiò, ne scoprì l’evoluzione straordinaria, riuscendo poi a raccontarli per la scienza, non senza quella venatura di passione e di poesia che seppe renderli amici anche a noi, così interessati solo a noi stessi. E ora, che tra qualche mese potrebbe vedere un giovane gorilla già acclimatato in alta quota trasferirsi in Congo al fine di cimentarsi con la scrittura, Dian Fossey non potrà studiarlo.

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