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A proposito dei candidati alla segreteria del Pd

Andrea Mercenaro

C’è subito chi lamenta che i candidati alle primarie del Pd siano troppi. Può darsi abbia ragione. O forse no

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Francesco Boccia, Dario Corallo, Roberto Giachetti, Maurizio Martina, Maria Saladino, Nicola Zingaretti. E c’è subito chi lamenta che i candidati alle primarie del Pd siano troppi. Può darsi abbia ragione. Il confronto tra le differenze funzionerebbe effettivamente meglio se si concorresse in due, o diciamo anche tre. Eppure si corre il rischio, con l’obiezione sopra detta, di sottolineare gli svantaggi dovuti al numero eccessivo dei candidati, senza considerare i vantaggi che potrebbero derivarne ai fini dell’unità del partito. Uno dei vantaggi, affidandosi così, a occhio, a una prima valutazione dei sei, è che non esiste verso per cui le idee possano urtarsi l’una contro l’altra.

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