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L'epoca della satira più bassa

Andrea Mercenaro

Nei secoli dei secoli fino a oggi: da Quintiliano a Luigi Di Maio

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Già dall’Antica Grecia la satira è sempre stata fortemente politica, occupandosi degli eventi di stretta attualità per la città (la polis); fu proprio il dramma satiresco a dare origine al genere. E la commedia di Aristofane rese la satira politica molto importante nel mondo greco. Nelle sue commedie, mostrò una capacità incredibile di tuffarsi nel reale, di smascherare le ipocrisie, di suscitare la risata con una battuta rapida, con pungenti frecciate, con caricature inesorabili, con l’invenzione grottesca e con l’insulto verso i personaggi più eminenti. Venne poi Roma con Quintiliano, Lucilio, Menippo, Ennio, Orazio, Persio e Giovenale. Sempre ci fu una satira alta, così come ce ne fu una bassa. Sempre, nei secoli dei secoli fino a oggi. Questa infatti è senz’altro la più bassa: resta che a Giggino e a Matteo, in Baviera, gli hanno fatto il culo verde.

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