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Caro Savona, perché fare il ministro a ogni costo?

Andrea Mercenaro

Quando resteremo tutti in mutande, a lui che è persona colta e navigata, non resterà che porre una semplice domanda

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Il professor Savona è diverso da Toninelli, pardon, dal ministro Toninelli. Il professor Savona è intelligente, è colto, è navigato, sa navigare, conosce gente e insomma la sa lunga, il professor Savona. Ne conveniamo? Bene. Se il Corriere di ieri ha scritto il giusto, allora il professor Savona ha detto: 1) I mercati si sono comportati moderatamente, con loro la prova del Def è stata superata. 2) Non faremo la fine della Grecia. 3) Credo di no, spero di no. 4) Se poi l’Europa non ci stesse, a quel punto elezioni, ma io mi farò da parte. Esattamente. Il professore si farà da parte. A quel punto. Con i nostri risparmi che varranno già un cazzo. Lui, però, lui lo farà a quel punto. Ora. Al professor Savona che è persona intelligente, colta e navigata (e che, se gli va male, combatterebbe come un Ercole per mettersi/ci una pezza: ma no, ha risposto lui, io mi farò da parte), un’unica domanda viene da porre: perché, se era tanto per sport, fare il ministro a tutti i costi invece che disfarsi di alcool e di droghe come usa tra noi vecchi normali?

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