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Altro che bambini thailandesi e Cristiano Ronaldo. Un solo nome: Galli della Loggia

Andrea Mercenaro

Tutto molto interessante, d'accordo. Ma ci stiamo distraendo da un'altra questione, ben più seria

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Tutti a parlare del cigno nero di Savona, dei bambini thailandesi, di Cristiano Ronaldo, dei rimochiatori scambiati per incrociatori, del prossimo segretario del Pd, della Ferrari di Vettel, del ritorno del voucher, della Francia che deve perdere il mondiale, di dove porteranno le parole e i corpi loro Saviano e Veronese, ma poi di Trump in arrivo nell’Europa divisa, di Dublino, e Conte dov’è, e gli togliamo il ciuccio, e non gli togliamo il ciuccio, e gli altri a parlare delle ong, o di quanto doni il Rolex col rosso, e qualcuno perfino, magari, dei cazzi propri. Benissimo, comprensibilissimo, giustissimo così. A condizione di non dimenticare mai, e dico mai, che dalle pagine del Dubbio, ieri, Galli della Loggia ha finalmente invocato un nuovo ‘68. Ma subito, lo vuole. Subito subito.

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