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Chi se ne sbatte della verità su Boschi e Banca Etruria

Andrea Mercenaro

L'eitoriale di Massimo Franco ha l’ulteriore pregio di gettare fasci di luce su un annoso mistero

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Vengono fuori frasi, talvolta, capaci di raccontare la storia più intima delle persone. Quella seguente, per esempio, come i lettori più maniacali avranno senz’altro già notato, consegnerà per sempre Massimo Franco, l’editorialista del Corriere della Sera, alla storia del giornalismo: “A questo punto, conta relativamente se o quanto l’allora ministra delle Riforme, Maria Elena Boschi, abbia detto la verità sul caso di Banca Etruria”. Che in effetti, diciamolo, chi se ne sbatte della verità. Ma non risulterà storica semplicemente per tale motivo, la frase suddetta. Essa, infatti, ha l’ulteriore pregio di gettare fasci di luce su un annoso mistero. Questo. Si chiama anche Franco, Massimo, dal momento che in famiglia, avendo avuto per primi il privilegio di poter intuire le promettenti capacità del pargolo, pensarono bene, e sopra tutto alla svelta, di mettere al riparo per lo meno il cognome.

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