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D’Alema è un pleonasmo

Andrea Mercenaro

Larghezza di vedute, profondità di pensiero, sincerità di accenti 

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Chiunque avesse letto l’intervista di Massimo D’Alema al Fatto quotidiano, ne avesse notato la larghezza di vedute, la profondità di pensiero, la sincerità di accenti (“Pisapia è il mio leader”) e l’acutezza particolare nell’analisi, sarebbe arrivato alla conclusione che il cognome dell’intervistato è un pleonasmo: l’apostrofo basta e avanza.

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