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A comprar le ville con la Casta degli altri

Andrea Mercenaro

Dopo la villetta di Formigoni, quella di Giovanardi, di Gotor e D'Alema, andarono infine a pigliarsi quella di Stella 

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Prima di tutto occuparono la villa di Formigoni e fui contento perché a modo suo, ma rubacchiava. Poi quella di Giovanardi e stetti zitto, perché mi stava antipatico. Quando si presero la villetta di Gotor fui sollevato tanto mi era fastidioso. Poi di D’Alema e non dissi niente, perché non vedevo l’ora. Andarono infine, invece che alla villetta mia, a pigliarsi quella di Stella, il collega spronato da Mieli a comprarsela con la Casta degli altri. Non conservavo memoria che l’autoerotismo mantenesse ancora una tale gradevolezza.

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