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A proposito degli omaggi di Alberto Asor Rosa

Andrea Mercenaro

“Comincerò questa volta con un ricordo personale. Anni or sono (non si dice mai quanti) procedevo a passi lenti e tranquilli per il sentiero di una campagna toscana", scrive...

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Dall’articolo con cui, su Repubblica, il professor Alberto Asor Rosa rende omaggio ai migliori articoli di Stefano Malatesta, usciti in raccolta nel volume edito da Clichy: “Comincerò questa volta con un ricordo personale. Anni or sono (non si dice mai quanti) procedevo a passi lenti e tranquilli per il sentiero di una campagna toscana a me molto cara. Il sole, sebbene già alto, dardeggiava senza fastidio sopra la mia testa”. Senza fastidio, come si è poi potuto agevolmente notare, intanto è una cazzata.

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