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Cosa ha sbagliato Poletti sul calcetto

Andrea Mercenaro

Due anni al D’Oria (ricordando che si scrive con l’apostrofo) poi al liceo Colombo, Genova, primi anni Sessanta. Grandi ricordi. anche calcistici

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Due anni al D’Oria (ricordando che si scrive con l’apostrofo) poi al liceo Colombo, Genova, primi anni Sessanta. Grandi ricordi. Classi di 35, più maschi che femmine. Giancarlo Salvi l’ho ancora davanti agli occhi, poverino, è morto l’anno scorso, biondo, veniva da Millesimo in provincia di Savona. Con Morelli avevo già fatto le elementari, elegantone, capelli neri come la pece scattava più di un colpo di pistola, pronti-via, che lui era già laggiù. C’era Garuzzo, bello, alto, molto amico di Mario Zunino. I primi due sono finiti alla Sampdoria, poi Salvi un anno al Milan e Morelli mi pare all’Inter. Garuzzo non so, ma era un’iradiddio. Zunino, un Donnarumma più tarchiato. Genova era comunista. Molto, come sempre. Berlinguer non c’era ancora. Bon. Non sarei riuscito a entrare nella squadra di calcetto nemmeno se mi fossi chiamato Bianca Togliatti.

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