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Il certosino lavoro d’archivio di Montante

Andrea Mercenaro

L’accusa a dieci magistrati di Caltanissetta era di aver chiesto favori, raccomandazioni, pagamenti di viaggi e appoggi vari all’ex presidente di Confindustria Sicilia

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L’accusa a dieci magistrati di Caltanissetta era di aver chiesto favori, raccomandazioni, pagamenti di viaggi e appoggi vari all’ex presidente di Confindustria Sicilia, Antonello Montante, paladino dell’antimafia indagato per mafia ultimamente. Nomi grossi tra gli indagati. Dettagliata la documentazione trovata nella memoria del computer di Montante. La Procura di Catania, titolare delle indagini in cui sono coinvolte le toghe per il tempo in cui operavano ai Caltanissetta, ha espresso “stupore” per “le richieste di aiuto” avanzate dai magistrati al potente imprenditore, nonché “perplessità” per il certosino lavoro d’archivio fatto da Montante. Ha quindi archiviato le accuse agli eccellenti colleghi. Archiviato, esatto. Strano? Ma vero. E non fate quella faccia.

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