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Alla mia tenera età, ancora non capisco

Andrea Mercenaro
Avevo 13 anni e non riuscivo a capire come avessero potuto esistere i fascisti. Poi l’ho capito. A 17, come si potesse essere contro Che Guevara. Poi l’ho capito. A 22, contro Rosa Luxembourg.
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Avevo 13 anni e non riuscivo a capire come avessero potuto esistere i fascisti. Poi l’ho capito. A 17, come si potesse essere contro Che Guevara. Poi l’ho capito. A 22, contro Rosa Luxembourg. E purtroppo, e poi, ma l’ho capito. A 24, contro la dittatura del proletariato. Capito tardi, però bene. A 35, come si potesse stare con Berlinguer contro Craxi, e ancora non riesco a capire. Intorno ai 38, come si potesse stare con Israele, anche se non capivo, già a 39, come si potesse stare contro. Verso i 45, non riuscivo a capire quali valori stesse proponendo la sinistra dei valori sfegatandosi per un individuo come Di Pietro (Paolo Mieli a parte, che si sfegatava senza valori). Non me ne facevo una ragione. Poi l’ho capito. Intorno ai 50, una cagata devastante come l’antiberlusconismo mi suonava incomprensibile, eppure col tempo l’ho capita. Adesso, che ho una tenera età, scopro che Pigi Battista è contro le élite. Pigi Battista. Contro le élite. Capirò anche questa.
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