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Ha commosso tutti il pianista Davide Martello, mentre va in bici col piano al seguito al Bataclan.

Andrea Mercenaro
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Ha commosso tutti il pianista Davide Martello, mentre va in bici col piano al seguito al Bataclan. E la folla che gli si fa intorno, e allora lui si siede nella strada ancora lorda di sangue e incomincia a suonare: “Imagine”. E i sentimenti più nobili e sinceri risuonarono lievi per l’aria troppo cupa del boulevard. John Lennon, “Imagine”: con i suoi versi di fratellanza, di amore per il mondo, con quelle parole da cui colano sogni di miele: immagina, immagina non ci siano paesi, non è difficile, niente per cui uccidere o morire e nessuna religione, immagina che tutti vivano la loro vita in pace. Un’altra occasione mi ha ricordato quel pianoforte, tragica a sua volta. Un padre aveva subito un lutto terribile come la perdita del figlio. Tra i presenti alla cerimonia, uno tra i più sensibili imbracciò la chitarra ed ebbe la buona idea di rendere omaggio alla vita che continua, accennando alcuni tra i più noti motivetti sulle osterie.

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