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Musei digitali

Alberto Brambilla

Big data e intelligenza artificiale possono aiutare le gallerie capitoline a gestire i visitatori 

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I musei hanno il problema di prevedere il numero di visitatori e relativi guadagni, quelli capitolini non fanno eccezione. La neozelandese Dexibit usa big data e intelligenza artificiale per permettere ai musei di sapere di più sui visitatori e realizzare piani per soddisfarli. La tecnologia è in uso alla National Gallery (Londra) e allo Smithsonian (Washington). Sul sito dexibit.com l’assessore Bergamo può chiedere una demo.

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