Farage può brindare con bollicine made in Uk

Edoardo Narduzzi

L’ambo è uscito sulla ruota dell’Ukip di Nigel Farage. I due seggi al Parlamento britannico conquistati in questo finale del 2014 lanciano il partito nazionalista inglese, il più votato alle elezioni europee dello scorso maggio, verso una campagna elettorale tutta da scoprire.

L’ambo è uscito sulla ruota dell’Ukip di Nigel Farage. I due seggi al Parlamento britannico conquistati in questo finale del 2014 lanciano il partito nazionalista inglese, il più votato alle elezioni europee dello scorso maggio, verso una campagna elettorale tutta da scoprire. Due ex deputati conservatori, Douglas Carswell e Mark Reckless, si sono dimessi da Westmister per farsi rieleggere sotto il brand dell’Ukip, un partito schizzato all’insù nelle intenzioni di voto degli inglesi. Ovvio che, in questo contesto, le elezioni nazionali del prossimo maggio saranno tutt’altro che scontate nell’esito e che il premier conservatore David Cameron non può pensare di averle già in tasca solo per il fatto che il pil britannico ha ripreso a galoppare.
In questa rubrica ci limitiamo a osservare che Farage ha già messo in fresco alcune ottime bottiglie di champagne autoctono per essere pronto a festeggiare il bis dopo la sorpresa del voto europeo. Del resto il Regno Unito, negli ultimi anni, è diventato un buon produttore di sparkling wine, bollicine ispirate soprattutto dal metodo di produzione tradizionale francese che hanno saputo guadagnarsi una qualche notorietà tra i consumatori domestici.
Gli ettari vitati continuano a crescere, ben 1.471 quest’anno, così come il numero degli ettolitri made in England, già abbondantemente oltre la soglia dei 30 mila all’anno: 33.384. In questo quadro le bollicine ormai rappresentano il 50 per cento della produzione e un vero simbolo dell’orgoglio nazionale. Un Ridgeview Grosvenor Blanc de Blancs, Brut del 2010, miglior sparkling wine dell’anno per la rivista Decanter, accompagnerebbe bene i comizi di Farage.

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