Un bene rifugio utile (grazie, Samaras!)

Edoardo Narduzzi

E’ bastato che il premier greco, Antonis Samaras, chiedesse di liberarsi dalla marcatura della Troika con un paio di anni di anticipo rispetto alla data stabilita, per rigettare i mercati finanziari nella volatilità estrema.

E’ bastato che il premier greco, Antonis Samaras, chiedesse di liberarsi dalla marcatura della Troika con un paio di anni di anticipo rispetto alla data stabilita, per rigettare i mercati finanziari nella volatilità estrema. Strappi al ribasso seguiti da forti rimbalzi hanno riportato le lancette del tempo al 2011 e Lady Spread si è rimessa in spolvero per sfruttare al meglio i riflettori riservati a chi transita sul tappeto rosso dei protagonisti dell’attualità.

 

[**Video_box_2**]Dove rifugiarsi, dunque, con il proprio patrimonio? Le statistiche più recenti evidenziano che tra gennaio del 2007, ultimo anno pre crisi, e la fine del 2013 soltanto l’oro ha avuto una performance migliore dell’indice dei migliori vini, il Liv-ex 500. E solo perché l’oro nel periodo post default da Lehman Brothers, tra la fine del 2009 e la metà del 2011, ha preso il volo verso i suoi record storici. La correzione successiva ha riavvicinato il rendimento di periodo del metallo giallo a quello dei fine wines. Molto meno bene dei vini si sono, invece, comportati l’indice internazionale delle azioni, Msci World, e quello delle obbligazioni dell’Eurozona, Emtx Index. Cento euro investiti nel Liv-ex 500 a gennaio 2007 erano diventati circa 175 a fine 2013, contro i 128 di fine periodo dei bond ed i 110 delle azioni. In periodi turbolenti, oggi lo provano le statistiche, le più prestigiose bottiglie sono diventate un ottimo bene rifugio. Da tenere a mente se l’ottovolante finanziario riparte alla grande.

Di più su questi argomenti: