Il pil dell'Italia cresce? Tutta colpa del caldo

La teoria della senatrice del M5s, Barbara Lezzi, su produzione industriale e prodotto interno lordo. Ma a giungo i settori produttivi che sono cresciuti di più sono stati la farmaceutica e la fabbricazione di mezzi di trasporto

Redazione

I dati dell'Istat degli ultimi giorni (produzione industriale e pil), certificano che l'Italia, nonostante i professionisti del malumore, è ripartita. Certo, come ha spiegato il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, i prossimi mesi saranno decisivi per proseguire nella giusta direzione e molto dipenderà da come verranno utilizzate le “poche risorse” disponibili.

Nel frattempo Matteo Renzi ha ovviamente gioito per le notizie che arrivano dall'Istat. E la cosa, altrettanto ovviamente, non è andata giù al Movimento 5 Stelle. La replica è arrivata con una diretta Facebook dalla senatrice Barbara Lezzi che ha “svelato” al mondo il segreto dei segreti. Volete sapere perché la produzione industriale va così bene? Tutto merito del caldo.

 

Sì, avete letto bene. Secondo la senatrice, infatti, il caldo di giugno ha fatto aumentare la fornitura di energia che, a sua volta, ha trainato la produzione industriale. Nelle parole di Lezzi c'è del vero visto che il settore ha fatto registrare una crescita tendenziale del 10,8% (+9,8% annuo con dati corretti per gli effetti del calendario). Anche se, sottolinea l'Istat, “i maggiori contributi all'aumento tendenziale dell'indice generale (calcolato su dati grezzi) vengono dalle componenti dei beni strumentali e dei beni intermedi”.

Non solo considerando sempre i settori di attività economica, le maggiori variazioni le fanno registrare la “produzione di prodotti farmaceutici" (+18,5%) e la “fabbricazione di mezzi di trasporto” (+13,6%). A giugno ha fatto caldo, è vero, ma non alla fine non così tanto.