Nemmeno Hillary versione Love actually ce la fa contro Trump

La satira profetica del Saturday Night Live. Una parodia perfetta del grande (non) elettore di Clinton

Enrico Cicchetti

Lunedi 19 dicembre i grandi elettori che compongono il collegio elettorale si sono incontrati nei rispettivi stati per votare il prossimo presidente degli Stati Uniti. La vittoria di Donald Trump è ufficiale: sarà il 45esimo presidente americano. "I voti ufficiali espressi dal collegio elettorale hanno superato con un margine molto ampio quota 270, molto più grande di quanto non avessero immaginato i media", ha tenuto a sottolineare The Donald in un comunicato. Il presidente eletto ha ottenuto infatti 304 grandi elettori contro 306 che gli sarebbero spettati in base al verdetto dell'urna popolare dello scorso 8 novembre. A non votare per lui, due soli "infedeli" in Texas.

  

Tutt’altra storia per Hillary. Come spiega Mattia Ferraresi sul Foglio: “Nello stato di Washington, vinto dai democratici, tre elettori le hanno preferito Colin Powell; uno, pur di non votarla, ha messo sulla scheda il nome di Faith Spotted Eagle, un attivista Sioux che si batte contro la costruzione di oleodotti sul suolo sacro. Ci sono state defezioni a sinistra in Minnesota, Maine, Hawaii e Colorado. Qualcuno, nemesi definitiva, ha tentato di votare Bernie Sanders”.

 

Una sintesi perfetta del grande (non) elettore di Clinton è stata fatta da Kate McKinnon durante l’ultimo episodio del Saturday Night Live. Nella parodia in stile Love Actually, la candidata democratica bussa alla porta di uno dei grandi elettori: “Siccome è Natale” Clinton chiede di “votare letteralmente chiunque altro” invece di Trump e offre persino un assegno per il disturbo. "Non devi votare per me", dice, potresti considerare "John Kasich ... Tom Hanks ... Zendaya ... The Rock ... o persino un sasso".  Così come nella scena originale di Love Actually non c’era lieto fine per Mark, lo stesso vale per Clinton. I grandi elettori hanno votato “letteralmente per chiunque altro”.