Senato boccia la mozione M5s anti-Tav, soffia un vento di crisi

Pd: la maggioranza non esiste più; Lega: ci saranno conseguenze

    Roma, 7 ago. (askanews) - Bocciata al Senato la mozione dei 5Stelle contraria alla Tav (181 no e 110 sì), approvate invece le mozioni dell opposizione, Pd, +Europa, Fdi e Fi, tutte favorevoli alla realizzazione dell'Alta Velocità.

    La mozione del Pd, la più criticata, perché ha prestato il fianco al Carroccio, facendo gridare i 5Stelle all'"inciucio", ha ottenuto 180 sì e 109 no (più un astenuto). Il primo firmatario, Andrea Marcucci, intervenendo nel dibattito in aula prima del voto, ha affermato:

    "Se la maggioranza si divide radicalmente sull'opera e l'investimento più importanti del paese in questi anni, vuol dire semplicemente che la maggioranza non c'è più, che il presidente del Consiglio deve andare al Colle a presentare le dimissioni".

    In aula ha regnato un clima incandescente tra Lega e M5s, soprattutto durante l'intervento del capogruppo pentastellato al Senato, Stefano Patuanelli:

    "La prima cosa surreale è dimenticarsi che questa è una Repubblica parlamentare e non un premierato e quindi il dibattito politico si fa in quest'aula".

    "Allora chiedo agli amici della Lega chiedo 'vogliamo regalare dei soldi a Macron? Lasciamo che sia il Pd a regalare parlamentari a Macron, teniamoci i nostri soldi".

    Il capogruppo del Carroccio, Massimiliano Romeo, nel suo intervento ha però avvertito gli alleati:

    "Lo dico ai colleghi, se fate parte del governo e il presidente del Consiglio dice che l'opera va fatta, dovete essere a favore della Tav. Non ci sono alternative".

    "Oggi chi vota no alla Tav si prenderà la responsabilità politica delle scelte che conseguiranno nei prossimi giorni e nei prossimi mesi", ha aggiunto.

    A fine votazione, un divertente fuori programma, che ha visto protagonista la senatrice Emma Bonino: "L'aggeggio non ha funzionato", ha detto la leader di +Europa. "Ne prendiamo atto", ha tagliato corto la presidente del Senato Elisabetta Casellati.

    A cura di Askanews