A L.A. premiere di "Tolkien" sull'autore del Signore degli Anelli

Racconta i suoi anni giovanili, nelle sale italiane da settembre

    Los Angeles, 9 mag. (askanews) - Premiere a Los Angeles di "Tolkien", biopic sugli anni giovanili dell'autore del Signore degli Anelli e Lo Hobbit in uscita negli Stati Uniti venerdì. La pellicola, che non è piaciuta alla famiglia del grande scrittore e filologo britannico, racconta parte della vita meno conosciuta di Tolkien, da Oxford alla guerra mondiale, all'amore con Edith Bratt, interpretata dall'attrice Lily Collins (figlia di Phil).

    Dà il volto al giovane Tolkien, Nicholas Hoult:

    "Pronunciavo male il suo nome prima di leggere la sceneggiatura, è stata una di quelle cose da cui ho imparato molto. Conoscere le sue esperienze di guerra, le sue amicizie, il suo amore, la sua storia d'amore e anche il suo amore per la lingua, è un po' da dove sono nate tutte queste storie, è stato molto emozionante".

    Presente alla prima anche George R.R. Martin, esperto di Tolkien e autore di "Game of Thrones":

    "Tolkien è morto negli anni Settanta e ora siamo nel 2019 e la gente legge ancora i suoi libri, conosce ancora le sue storie, gli hobbit sono entrati nel lessico della fantasia per sempre e credo che Tolkien sarà ancora letto tra cent'anni, fino a quando le persone leggeranno libri e leggeranno il genere fantasy".

    "È qualcosa che ho cercato di ricordare quando ho creato Westeros (il continente imaginario dove si svolge 'Game of Thrones', ndr): creare un mondo che sembrasse vivace, reale e radicato, di cui la gente si innamorasse, anche se pieno di terrore, ma anche meraviglia. Tolkien lo ha fatto".

    Il regista di "Tolkien", Dome Karukoski, ci parla del film che arriverà nelle sale italiane a settembre:

    "É un giovane uomo che vive in una specie di oscurità, essendo un orfano, cresce per sapere chi è, cresce scoprendo la sua immaginazione, trovando amici, andando in guerra con quegli amici e trovando l'amore della sua vita. Credo che sia molto cinematografico e drammatico. È molto più cinematografico e drammatico del resto della sua vita e credo che sia una storia bellissima".

    A cura di Askanews