L'appello di Liliana Segre: no a maturità senza traccia storica

La battaglia della senatrice in Parlamento

    Milano, 26 feb. (askanews) - "Un esame di maturità senza storia mi fa paura". A dirlo è la senatrice a vita Liliana Segre, deportata da bambina e sopravvissuta ai campi di sterminio nazisti, una esperienza che da anni porta nelle scuole per tenere viva la memoria dello sterminio degli ebrei. Il suo grido d'allarme, lanciato in un'intervista a Repubblica, è rivolto al ministro dell'Istruzione Bussetti a cui chiede di ripristinare la traccia storica dalla prima prova della maturità, eliminata dal Miur per la prima volta quest'anno.

    La questione è ora affidata alla VII Commissione del Senato, ma i lavori non sono ancora cominciati. Il punto è capire perché è stata eliminata la traccia storica. Il problema, anticipa la stessa Segre, potrebbe essere che negli ultimi 8 anni meno del 3% degli studenti ha scelto la traccia. Numeri che non diminuiscono l'importanza della materia che Liliana Segre riassume così: "Ormai gli ultimi testimoni dell'Olocausto stanno sparendo", dice Segre. "E cosa succederà quando non ci saremo più? La storia è sempre manipolabile."

    Una preoccupazione ancora più attuale di fronte ai numeri che parlano di una continua diminuzione dei professori di storia nelle Università italiane, a causa della fuga verso facoltà più appetibili sul mercato del lavoro come Economia e Ingegneria.

    A cura di Askanews