Bologna, riapre raccordo A1-A14 dopo l'esplosione del 6 agosto

Castellucci: "Grazie alle istituzioni e ai lavoratori"

    Bologna, (askanews) - All'alba sono passate le prime auto sul raccordo autostradale A1-A14. A metà mattina la circolazione è ripresa anche lungo la tangenziale Sud di Bologna. Così dopo appena 53 giorni da quel 6 agosto in cui l'esplosione di una autocisterna carica di Gpl squarciò centinaia di metri di manto stradale, il viadotto sulla via Emilia è stato riaperto interamente al traffico.

    Alla cerimonia erano presenti le autorità locali e l'amministratore delegato di Autostrade per l'Italia, Giovanni Castellucci, che ha ringraziato per la "proficua collaborazione con le istituzioni e i lavoratori della filiera", le 25.000 ore lavorate con media 58 uomini impegnati quotidianamente, che hanno consentito il completamento dei lavori molto in anticipo rispetto ai cinque mesi inizialmente stimati, che erano poi stati ridotti a due mesi grazie al reperimento immediato delle travi necessarie per l'opera.

    "La giornata di oggi è la celebrazione di un successo che è stato ottenuto dalle persone che con passione nel mese di agosto e settembre hanno lavorato per ridare possibilità al traffico di passare su una infrastrutturale vitale per il Paese"

    L'esplosione del 6 agosto - generata da un incendio scoppiato dopo che un'autocisterna aveva centrato in pieno un Tir fermo in colonna - provocò due vittime, l'autista dell'autocisterna esplosa e un 81enne morto a seguito delle lesioni riportate. Sono stati 145 i feriti e si sono contati ingenti danni a strutture private e commerciali del quartiere di Borgo Panigale.

    "Con l'apertura della tangenziale - ha detto il sindaco di Bologna, Virginio Merola - dimostriamo che nel nostro Paese le cose si possono risolvere se tutti collaborano e si danno da fare". Dello stesso parere il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini

    "Mi pare abbiamo dimostrato che dichiarando molto poco, polemizzando praticamente mai e lavorando sodo ognuno facendo la parte che gli spettava che anche in questo Paese si possono fare cose addirituttura in tempi inferiori rispetto a quelli previsti".

    Quello di Bologna potrebbe quindi diventare un "modello" da seguire anche in futuro, in altri tratti della rete infrastrutturale del Paese.

    "Il modello di Autstrade lo conosciamo già. E' il modello di integrazione e passione che unisce Pavimental, Spea e Autostrade. Il modello Bologna aggiunge anche un'amministrazione locale che guarda avanti, guarda al futuro, guarda all'efficienza e mette l'interesse dei cittadini prima di tutto. E questo è il risultato".

    A cura di Askanews