Greenaway e Ra Di Martino per il festival Lo schermo dell'arte

A Firenze a metà novembre, luogo di confronto su arte e cinema

    Milano (askanews) - La relazione tra cinema e arte contemporanea è ben più che consolidata e per provare a mettere un punto su quanto offre la scena internazionale a Firenze da undici anni va in scena il festival "Lo schermo dell'arte", la cui edizione 2018 è stata presentata a Milano dal direttore della manifestazione, Silvia Lucchesi, che ci ha dato alcune anticipazioni.

    "Abbiamo deciso di dedicare l'opening night a Peter Greenaway, - ha spiegato ad askanews - perché da qualche anno sta lavorando a un progetto di film su Brancusi e precisamente sul viaggio che Brancusi fece partendo da giovane dalla Romania a piedi fino a Parigi che è la città che gli ha dato la notorietà mondiale".

    Il Focus per quest'anno sarà dedicato all'artista italiana Ra Di Martino, con sette cortometraggi e la prima mondiale del suo nuovo film dedicato alla discoteca torinese Piper.

    Altro appuntamento classico de "Lo schermo dell'arte" è il progetto Visio, dedicato ai giovani artisti, con una mostra di 12 lavori selezionati che è stata curata da Leonardo Bigazzi.

    "Per noi - ci ha detto - era importante fare una scelta molto precisa quest'anno, con il titolo e la tematica della mostra European Identities. L'idea era quella di rafforzare ancora di più il tema dell'identità europea in questi due progetti".

    Implicita nella struttura del festival, che presenta quattro premi, c'è poi la riflessione stessa sul mezzo delle immagini in movimento come soggetto d'arte, anche alla luce del fatto che sempre più a prendere piede sono le installazioni ambientali e lo schermo in sé assume nuove forme.

    "Lo Schermo dell'arte, con un programma di film su uno schermo cinematografico, e dall'altra parte un'indagine approfondita delle modalità con cui gli artisti lavorano nello spazio espositivo - ha aggiunto Bigazzi - cerca proprio di indagare quali sono le nuove linee dagli schermi dei cellulari, ai computer, alle nuove forme di distribuzione online. Certamente in questi 11 anni è un mondo che è cambiato radicalmente ed è proprio questo cambiamento che ci spinge ogni volta a riformulare la struttura dei nostri progetti".

    Un'ultima considerazione la merita la città di Firenze, dove negli ultimi anni il contemporaneo sta trovando sempre più spazi e visibilità. E in questo senso forse ha contribuito anche il festival.

    "Quando è nato Lo schermo dell'arte - ha concluso Silvia Lucchesi - ha intercettato un bisogno che c'era, soprattutto nelle giovani generazioni, di aggiornamento e di informazione sull'arte contemporanea, questo penso di sì".

    L'appuntamento è quindi nel capoluogo toscano dal 13 al 18 novembre.

    A cura di Askanews