Referendum Atac, radicali diffidano Raggi: sembra comitato per No

Magi: La sindaca informi i cittadini, Capriccioli: la data?

    Roma, (askanews) - A un mese e mezzo dalla data prevista, la sindaca di Roma Virginia Raggi non ha ancora chiarito se il referendum "Mobilitiamo Roma" per la messa a gara del tpl della Capitale si terrà effettivamente il 3 giugno, nonostante le elezioni del 10 giugno nei municipi 3 e 8.

    Né il Comune sta provvedendo a informare correttamente i cittadini sulla consultazione referendaria, come prevede la legge. L'amministrazione si è soltanto affrettata a prorogare fino al 2021 l'affidamento del servizio ad Atac, andando così contro la volontà dei 33mila firmatari del referendum e le norme italiane ed europee. Proroga che i Radicali hanno impugnato davanti al Tar del Lazio.

    Il ricorso al Tar e le altre iniziative intraprese nei confronti dell'amministrazione a tutela del referendum sono state illustrate in una conferenza stampa da Riccardo Magi, segretario di Radicali Italiani e deputato di +Europa, Alessandro Capriccioli segretario di Radicali Roma, consigliere alla Regione Lazio di +Europa, e dall'avvocato Francesco Mingiardi, autore del ricorso.

    "Dispiace constatare che in questo momento il sindaco di Roma non si sta comportando da primo cittadino, ma piuttosto da promotore del comitato per il no", attacca Riccardo Magi. "Il referendum è stato indetto, ora è un fatto istituzionale rispetto al quale l'amministrazione ha degli obblighi, tra cui quello di informare i cittadini, cui non sta rispondendo. Ad esempio, sarebbe molto utile l'invio di un opuscolo che spieghi le ragioni del sì e le ragioni del no, che informi che il 3 giugno i cittadini romani possono esercitare il proprio diritto di voto. Invece non solo non sono state avviate attività di comunicazione, ma sistematicamente la sindaca utilizza ogni evento pubblico per fare disinformazione, dichiarando che Atac deve rimanere pubblica contro il referendum voluto dai radicali: noi non abbiamo mai parlato di privatizzazione, il referendum riguarda il servizio, non l'azienda. Se l'amministrazione non provvederà ad informare correttamente i cittadini, la partita del referendum sarà falsata in favore della giunta M5S", ha denunciato Magi.

    "La sindaca decida e comunichi ufficialmente oggi stesso se il referendum si terrà il 3 giugno oppure no. Siamo a ridosso della data, questa incertezza enorme va non solo a discapito nostro, ma anche del comitato per il no e soprattutto dei cittadini, ha affermato Alessandro Capriccioli. "Il regolamento stabilisce in linea generale che se c'è concomitanza tra referendum e ed elezioni, come sta accadendo oggi con i due Municipi vacanti, sta alla sindaca decidere se mantenere il referendum in quella data o spostarlo, anche nella finestra di ottobre-novembre. Ma il punto è: quando pensa di decidere?", chiede.

    I Radicali hanno inoltre inviato una lettera di diffida alla sindaca Raggi perché faccia chiarezza sulla data del voto e un invito formale alla Commissione per il referendum di Roma Capitale perché provveda alla regolamentazione degli spazi di informazione che, in base alla legge, il Comune dovrà deliberare.

    A cura di Askanews