Pedagogia viva. Cîteaux novecento anni dopo

Maurizio Schoepflin

La recensione del libro di Cristiana Piccardo, Nerbini, 288 pp., 19 euro

Giunta alla soglia dei cento anni di vita, la trappista Cristiana Piccardo può essere considerata una delle grandi figure del monachesimo contemporaneo. Maturata cristianamente nell’Azione cattolica, nel 1958  Madre Cristiana fece il suo ingresso nel monastero cistercense della stretta osservanza di Vitorchiano, in provincia di Viterbo, diventandone dopo qualche anno la badessa. Il lungo periodo in cui è rimasta alla guida di quella comunità si è rivelato particolarmente fecondo: sono ben sei le nuove fondazioni nate per suo impulso, e tra esse spicca il monastero di Humocaro, in Venezuela, del quale Madre Cristiana è stata badessa e dove attualmente vive.

 

 

All’origine di tutto questo sta un luogo, diventato emblematico nella storia della Chiesa: Cîteaux, in latino Cistercium, nella regione francese della Borgogna, dove, alla fine dell’XI secolo, san Roberto di Molesme fondò un’abbazia divenuta il primo nucleo dell’ordine cistercense, che tanta importanza ha avuto all’interno delle vicende del monachesimo occidentale e, più in generale, della spiritualità cattolica. Madre Cristiana si è posta alla scuola di tale luminosa tradizione e, a sua volta, ne è divenuta maestra, come testimonia questo volume, la cui prima parte è dedicata alla ricostruzione della storia del monachesimo cistercense contemporaneo.

 

Dopo questa sezione iniziale, l’autrice concentra la propria attenzione su sei punti che, a suo giudizio, costituiscono le travi portanti dell’edificio educativo cistercense, vivo e vitale ancora oggi, a più di novecento anni dalla nascita di Cîteaux. Innanzitutto la profonda passione ecclesiale: il sensus Ecclesiae  e il sentire cum Ecclesia sono componenti essenziali della vita monastica; poi la pedagogia della conversione, che è continuo avvicinamento dell’anima a Dio; l’educazione all’amore, sapendo che l’amore va costantemente reimparato; la missionarietà, che è al cuore stesso del Vangelo e della vita della Chiesa e che si è concretizzata nella fondazione di nuove comunità; infine, la figliolanza: soltanto la consapevolezza di essere figli  rende autenticamente obbedienti.

 

Sono dunque queste le tappe essenziali del cammino pedagogico cristiano percorso e testimoniato da Madre Piccardo, quel cammino che ella stessa definisce caratterizzato dalla “fedeltà a una grazia”, dall’“appartenenza alla Chiesa” e dalla “conformazione a Cristo”, il quale “di generazione in generazione, opera la trasfigurazione dell’uomo nel figlio della predilezione del Padre”.

 

Pedagogia viva. Cîteaux novecento anni dopo
Cristiana Piccardo,
Nerbini, 288 pp., 19 euro

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