Una fogliata di libri

Appunti d'amore e di guerra

Gaia Montanaro

La recensione del libro di George Bernard Shaw, Mattioli 1885, 100pp., 10 euro

I proiettili di stelle illuminano una notte scura tra le trincee, dove una bambina dal cuore generoso e un imperatore tedesco dialogano. Appunti d’amore e di guerra. “Un Kaiser serve a questo: deve alzarsi e dire cose a cui non crede né lui né nessun altro. Ho visto sulle facce di alcuni degli uomini oggi che non mi credevano, e che pensavano che fossi un codardo che trovava delle scuse. Allora quando è calata la notte sono andato a letto e ho fatto finta di dormire; ma dopo che tutti se ne sono andati, mi sono alzato e sono sgattaiolato qui da solo per essere sicuro di non avere paura. È per questo che sto in piedi quando si illumina il proiettile di stella”. L’Imperatore e la bambina è il più raffinato e poetico dei racconti contenuti in questa breve raccolta che tiene insieme alcuni scritti di George Bernard Shaw, critico teatrale e drammaturgo, premio Nobel e Oscar in una sola vita. L’autore irlandese spazia dalla rilettura di personaggi classici del teatro come il Don Giovanni, al racconto delle donne lasciate a casa dai soldati partiti per il fronte fino al tratteggio di una serenata dolceamara. Intreccia temi e registri, sensibilità immaginifica, poesia e uno sguardo lucido sugli accadimenti del suo tempo. C’è posto anche per uno spaccato italiano, raccontato in una giornata di sole sul Lago di Como dove alberga quella bellezza “che vale milioni eppure si mostra per niente, ai probi e agli improbi, ai ricchi e ai poveri”. Qui gli uomini “orgogliosi di scrivere di quel che i grandi artisti hanno compiuto, fanno dei capolavori dell’Arte la pietra di paragone con cui valutare tutta la vita”. Rimanendo, fisiologicamente, spesso delusi. C’è in questi racconti tutta la sensibilità e l’acume di Shaw nell’osservare e restituire ciò che accade, filtrandolo attraverso i linguaggi che gli sono più cari. Primo fra tutti il teatro, che emerge nella cura dei dialoghi, nel racconto visivo delle scene come se si stesse assistendo a una pièce teatrale, nella capacità di tratteggio di un’umanità raccontata spesso nel suo disvelarsi. “Se una cosa è divertente, mettiti a cercare la verità nascosta” è la battuta di Shaw che viene ricordata dalla curatrice della raccolta Silvia Lumaca nell’introduzione. Così come si ricorda che G. K. Chesterton, altro gigante della scrittura, ritenesse che Shaw fosse in realtà un filosofo che, per farla breve, scriveva battute. Sarà per questo che i suoi racconti, anche in poche pagine, restituiscono leggerezza e profondità. Sono come degli squarci, d’amore e di guerra. 

 


 

Appunti d'amore e di guerra
George Bernard Shaw
 Mattioli 1885, 10 euro

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