Brevemente risplendiamo sulla Terra

Andrea Frateff-Gianni

Recensione del libro di Ocean Vuong edito da La nave di Teseo (292 pp., 18 euro)

Si intitola Brevemente risplendiamo sulla terra, ed è edito dalla nave di Teseo, lo sfolgorante e attesissimo romanzo d’esordio di Ocean Vuong, poeta e astro nascente del panorama letterario americano. Nato in Vietnam nel 1988 e trasferitosi negli Stati Uniti nel 1990, allievo prediletto di Ben Lerner, il suo nome, già da qualche tempo, ha iniziato prepotentemente a circolare negli ambienti letterari, grazie al successo ottenuto con la raccolta di poesie Cielo notturno con fori d’uscita. Brevemente risplendiamo sulla terra racconta la storia di un arrivo e della complicata integrazione di una famiglia, composta da due donne e un bambino, dal Vietnam ad Hartford, nel Connecticut. Protagonista della storia è il giovane Little Dog che, attraverso una lunga lettera indirizzata idealmente alla madre analfabeta, ricostruisce la storia della propria famiglia tramite un complicato percorso, costellato da violenza, emarginazione, bullismo, ignoranza e povertà. “Riesco ad avere il coraggio di dirti queste cose solo perché le possibilità che questa lettera ti arrivi sono scarse, la tua incapacità di leggerla è tutto ciò che mi rende possibile scriverla”. Intervistato di recente da Claudia Durastanti, che ha tradotto il romanzo per l’Italia, l’autore ha dichiarato di essere stato influenzato durante la scrittura, oltre che dalla Natalia Ginzburg di Caro Michele e dall’Oriana Fallaci di Lettera a un bambino mai nato, soprattutto dall’Herman Melville di Moby Dick. Vuong spiega che, all’epoca in cui uscì Moby Dick, l’intera letteratura americana era subordinata alla grande letteratura inglese, il cui riferimento era il racconto dell’epica famigliare borghese. Melville riuscì a sovvertire la tradizione letteraria corrente, ritenendo la storia di un gruppo multirazziale di marinai, su una baleniera nel New England, degna di essere raccontata. Vuong, in un certo modo, compie, in questo romanzo, un’operazione molto simile, considerando la narrazione del lavoro delle vietnamite nei saloni di bellezza e quello dei latinos nei campi di tabacco come una continuazione di quanto fatto da Melville. Da qui l’insistenza nel racconto delle esperienze lavorative della madre, costretta a sopravvivere tra i fumi chimici di quei saloni, e quelle personali, trascorse a spaccarsi la schiena nei campi di tabacco. Campi in cui, tra l’altro, incontrerà il giovane Trevor, rappresentazione fisica dell’iniziazione al sesso e più in generale dell’amore.

Con straordinaria urgenza e grazia, Ocean Vuong scrive un romanzo formidabile che riesce a descrivere in maniera sorprendentemente efficace le stranianti sensazioni subite da chi è costretto a emigrare. Scritto in maniera maestosa, con una lingua che riecheggia tutta la delicatezza e la forza della poesia, Brevemente risplendiamo sulla terra è senz’alcun dubbio uno dei debutti più importanti e convincenti degli ultimi anni. 

 

Brevemente risplendiamo sulla Terra
Ocean Vuong 
La nave di Teseo, 292 pp., 18 euro

Di più su questi argomenti: