recensioni foglianti

Oliver Loving

Gaia Montanaro

Stefan Merrill Block
Neri Pozza, 352 pp., 18 euro

C’era una volta un ragazzo che cadde in un varco del tempo”. E’ questa la tag-line che si trova disseminata qua e là per tutto il nuovo romanzo di Stefan Merril Block, giovane e assai promettente autore americano. Il varco di cui Block parla è quello in cui è caduto Oliver Loving, studente texano delle superiori che viene gravemente ferito a scuola per mano di un ex alunno messicano che, la sera del ballo scolastico, entra di soppiatto nelle aule e apre il fuoco. In un silenzio irreale Hector, questo il nome del ragazzo, si mette a sparare. Senza un apparente motivo, senza ragione né pietà, fa una strage. Si porta via per sempre i corpi e le anime di molti giovani abitanti di Bliss, piccola comunità al confine con il Texas. Ma tra queste anime quella di Oliver rimane sospesa, bloccata in un corpo in coma vegetativo che giace per più di dieci anni alla Crocket State Assisted Care Facility. Intorno al ragazzo, sdraiato inerme in un letto di ospedale, si assiepano le vite dei suoi famigliari e di Rebekka – l’amore giovanile di Oliver – dominate da una sensazione di sospensione, di interruzione di vita, tutti in attesa – più o meno consapevole – che qualcosa accada. Di fronte al dolore di una perdita non ancora esplosa, ciascuno reagisce e fa emergere ciò che è veramente, svela la propria indole, il proprio attaccamento alla realtà in una continua oscillazione tra speranza e bisogno di verità. Scegliendo per quale di questi due partiti provare a combattere. “C’erano due tipi di persone: quelli come Eve e Oliver sapevano che la sopravvivenza esige un’estrema attenzione e diffidano della faciloneria altrui, mentre quelli come Charlie e Jed attraversavano la vita su un’automobile di notte, vedevano solo ciò che è illuminato dai fari e si fidavano ciecamente del buio tutto intorno”. Block tratteggia con sicurezza i contorni di una serie di personaggi carichi di realismo e vividezza portandoli tutti al limite, sul crinale di un abisso dove devono scegliere se sopravvivere o vivere, in una frontiera di cui i giovani ragazzi di Bliss sono figli e che diventa metaforicamente il luogo dove abita la speranza. E proprio quando sembra di essere giunti all’estremo, all’improvviso qualcosa sembra cambiare. Il cervello di Oliver dà qualche segno di vita, risponde agli stimoli, facendo riesplodere dolorosamente la possibilità di immaginarsi un domani.
Con una scrittura sapiente e ben calibrata, Block racconta una storia che si interseca con l’attualità sociale, narrando uno spaccato dell’America contemporanea nitido e crudo dove il dolore e la rassegnazione diventano compagni e famigliari. “Faulkner diceva che il passato non è finito e non è neanche passato ma in Texas è ancora peggio, perché il passato è il futuro” dice Eve, la mamma di Oliver, consapevole che intravedere il domani è appannaggio solo di chi ha l’opportunità di poterne condividere la speranza. Ma la speranza costa cara, costa la fatica del saper resistere. E in certi casi è l’unica cosa che abbiamo.

 

OLIVER LOVING
Stefan Merrill Block
Neri Pozza, 352 pp., 18 euro

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