recensioni foglianti

La famiglia come ambiente divino in Pavel Florenskij

Maurizio Schoepflin

Luca Crapanzano
Marcianum Press, 136 pp., 16 euro

Genio poliedrico, paragonato a personalità del calibro di Blaise Pascal e, addirittura, di Leonardo da Vinci, il sacerdote ortodosso, teologo, scienziato e filosofo russo Pavel Aleksandrovicč Florenskij venne fucilato dai comunisti sovietici non lontano dall’odierna San Pietroburgo, nel dicembre del 1937. Era nato nel 1882 a Evlach, un villaggio dell’Azerbaigidžan, e lasciava la moglie e cinque figli, una bella famiglia le cui esigenze egli aveva sempre saputo amorevolmente armonizzare con la sua straordinaria attività di ricerca e di insegnamento. Tale elemento biografico assume una particolare rilevanza proprio perché all’interno della complessiva riflessione filosofico-teologica florenskijana occupa un posto di notevole importanza proprio la dimensione famigliare che il grande pensatore russo esaminò con particolare attenzione, come dimostra Luca Crapanzano in questo suo recente volume, nel quale si propone di descrivere il legame che, secondo Florenskij, unisce intimamente la Santissima Trinità e la comunità famigliare. Nel primo capitolo, il lettore troverà riassunte le tappe salienti della vita del teologo russo e le componenti principali del suo pensiero, colte nel contesto storico-culturale in cui egli visse. Il secondo capitolo è espressamente dedicato alla concezione florenskijana del dogma trinitario, mentre nel terzo viene mostrato quale genere di relazione intercorra tra la fede nella Trinità e la vita spirituale del cristiano. Si tratta di un rapporto decisivo: “La fede trinitaria – scrive Crapanzano – viene spiegata come un nuovo essere dell’uomo nell’amore e studiata dal punto di vista della sua realizzazione pratica nell’esperienza di vita dell’uomo”. Il libro si conclude con il quarto capitolo dedicato, come attesta con chiarezza il titolo La mistica ecclesiale e la spiritualità trinitaria nella comunione della famiglia, alla questione fondamentale su cui si è concentrata l’attenzione dell’autore. Crapanzano vuol far vedere come, a giudizio di padre Pavel, sia possibile che la spiritualità trinitaria si realizzi, nel medesimo tempo, sia nella vita della chiesa che in quella della famiglia, che giunge a possedere i caratteri di “piccola chiesa”. Tenendo sempre ben presenti le memorie del santo sacerdote e la corrispondenza personale intercorsa con i suoi cari, Crapanzano svolge un’accurata ricerca, la cui principale conclusione è la seguente: “La vita spirituale del cristiano nella famiglia, secondo Florenskij, è impensabile senza un suo fondamento e un profondo radicamento nella Santissima Trinità”. Nello stesso tempo, “i coniugi, vivendo insieme in una fede trinitaria, sperimentano la loro esistenza come dimensione di un amore vivificato dalla fede e dal servizio alla Santissima Trinità”. A questo punto, risulta chiaro perché nel suo testamento spirituale Florenskij abbia raccomandato ai propri famigliari di intensificare la pratica della comunione eucaristica all’indomani della sua morte: nel mistero della presenza di Cristo anche la famiglia sarebbe rimasta unita oltre le apparenze.

 

LA FAMIGLIA COME AMBIENTE DIVINO IN PAVEL FLORENSKIJ
Luca Crapanzano
Marcianum Press, 136 pp, 16 euro

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