Seicento di questi Totti non li troverete mai, ma qualche bandiera esiste ancora

Alessandro Giuli
Tante sono le sue presenze in serie A e tutte con l’AS Roma. Logico, dovuto e mirabile il festeggiamento corale dell’Olimpico, l’altroieri (uno striscione fra gli altri: “Si scrive Totti… si legge Roma”).

Seicento di questi Totti, tante sono le sue presenze in serie A e tutte con l’AS Roma. Logico, dovuto e mirabile il festeggiamento corale dell’Olimpico, l’altroieri (uno striscione fra gli altri: “Si scrive Totti… si legge Roma”). Nell’attesa che venga quel giorno, il giorno del ritiro, ma ora no (almeno così pare), aspettiamoci un’altra stagione da talismano d’oro, genio della lampada da sfregare al momento opportuno. Nulla di più e, speriamo, nulla di meno. Seicento di questi Totti non penso che li vedremo mai, in serie A. E forse nemmeno uno solo come lui. Però oggi voglio segnalare anche il tributo ricevuto da Giampaolo Bellini, a Bergamo, dopo 18 anni in nerazzurro orobico; e il commiato dei fiorentini per l’ex capitano viola Manuel Pasqual: “Grazie Manuel. Firenze la tua città, i fiorentini la tua gente”. Di Totti ce n’è uno solo, ma guai a dimenticare chi gli si avvicina (un tempo li avremmo definiti “bandiere”, oggi il complimento non si porta più), sopra tutto se sono italiani.

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