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Terrazzo

Ti ho scritto il futuro dell'architettura

Carlo Antonelli

Una lettera di Frank Lloyd Wright alla mostra di Aldo Rossi al Maxxi

Approfittando dell’apertura dei musei, si va anche al recupero o al ripassino, no? E così, al Maxxi di Roma, ci cerca di far finta di niente di fronte agli ormai invecchiati finalisti del premio Bulgari, che freschi non son mai stati, poi. Si incappa girellando in una buonissima scorpacciata balcanica (“Piu’ grande di me. Voci eroiche dall’ex Jugoslavia”). E’ ancora chiusa ma infilarsi non e’ come Topkapi, ecco.

 

E poi finalmente si va al sodo, al vero motivo: l’antologica su Aldo Rossi (fino al 17 ottobre), rivalutatissimo tra la generazione dei quarantenni del mestiere, per altri solo uno strano ambiguo ricordo in diretta, mentre succedeva. Trionfo di triangoli, cerchi, e poi piano piano pazzie, capolavori e poi ancora pazzie pazzie, tra i modellini comunque magnifici. Una teca porta memorabilia dell’architetto: il quaderno delle elementari, registri dell’università, disegnini, lettere scritte a macchina. Ma e’ una di questa a far schizzare gli occhi fuori dalle orbite. “Mio caro Arch. Rossi, come senza dubbio saprà, ho svelato il mio progetto ‘Mile High Building’” – è l’idea dell’Illinois, il grattacielo più alto del mondo, che Wright progettò per Chicago e che avrebbe dovuto essere alto appunto un miglio e ospitare 100 mila impiegati, ma non verrà mai realizzato.

 

 

“Che ignoranza”, scrive il grande architetto. “Commenti derisori possono provenire solo da gente insensibile al futuro della nostre città. Se la vita urbana ha un futuro, è certamente in ambienti appaganti, sicuri e pieni di pace come questo. Posti dove la natura circonda e permea tutto. La struttura è completamente fattibile. I materiali sono già disponibili, così come le tecnologie ingegneristiche. Attendiamo solo un sistema pratico che muova le persone all’interno della struttura. E’ giunto alla mia attenzione che Otis, la società che ha inventato l’ascensore, si è imbarcata in un’odissea per sviluppare ‘un sistema integrato di transito per gli edifici’. Ho capito però che lo inaugureranno il 25 luglio 1996. Con grande dispiacere, il mio calendario non mi permette di partecipare, ma rimango fedelmente Suo, Frank Lloyd Wright 14 Settembre 1956”.

 

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