La stazione Centrale di Milano. Foto LaPresse

Il mercato in Centrale

Michele Masneri

Restyling per la stazione di Milano, con immancabile deriva food

Mancava solo un tassello nella bullizzazione continua di Roma ad opera di Milano: la stazione. I più navigati frequentatori delle Frecce, alle prese con il consueto snack dolce o salato, lo sanno da tempo, che Termini è molto meglio della Centrale: meno borseggiatori, meno chilometri da percorrere tra tapis roulant che non portano da nessuna parte, meno minoranze che offrono servigi sospetti alla macchinetta, meno ali di sfaccendati minacciosi nel piazzalone affacciato sul grattacielo Pirelli. E poi Roma ha anche il suo incubatore di startup e soprattutto il compound alimentare (Mercato) per non dover dipendere dal tarallo ferroviario.

  

Insomma, per i romani provati da anni dai confronti e distrutti nell’autostima era una consolazione, la prevalenza di Termini. Ma adesso tutto questo finirà: la temperie milanocentrica corre ai ripari e lancia l’imbellettamento. Ecco un “cantiere centrale” che da settembre prevede parcheggi, ciclabili, aree pedonali, immancabili zone culinarie. La data prevista per l’apertura dei lavori è il 6 settembre; gli interventi interesseranno Piazza Luigi di Savoia e nel corso dell’anno si estenderanno a Piazza IV novembre. Si apriranno tunnel sotto i binari e la Piazza Luigi di Savoia sarà ridisegnata con una grande isola pedonale. Di conseguenza saranno spostati i punti di partenza dei bus per Malpensa e Orio al Serio. Lungo via Ferrante Aporti nascerà poi un parcheggio da 430 posti auto. Ma soprattutto, arriverà anche qui il Mercato centrale, con chef e bibitari-pizzettari stellati: proprio come quello di Termini (che aveva riconciliato i romani con la loro disgraziata stazione, tramite mortazza dop).

Di più su questi argomenti: