Ricetta seriale

"Conversations with friends", le vaste sfaccettature del sentimento

Adattamento del bestseller d'esordio di Sally Rooney, la produzione della Bbc approda su RaiPlay. Un racconto di sesso e amicizia che scandaglia l'alchimia e le dinamiche sottili dei personaggi

Gaia Montanaro

È approdata – a sorpresa – su RaiPlay il 10 marzo Conversations with friends, serie in dodici episodi da mezz’ora prodotta da Bbc Three e Hulu e adattamento del noto romanzo d’esordio di Sally Rooney. Racconto molto atteso dopo la riuscita traduzione audiovisiva di Normal People, la serie si concentra ancora una volta su un universo narrativo caro (e prossimo) alla Rooney, mettendo in scena relazioni sentimentali e di amicizia e provando a raccontarle nelle loro varie sfaccettature. Al centro del racconto ci sono due amiche ed ex amanti, Frances e Bobbi: la prima timida, amante della letteratura e dei libri e dal carattere riflessivo, la seconda volitiva e battagliera. Frequentano il college a Dublino (ultimo anno) e, durante una lettura pubblica di poesia, incontrano una giovane coppia di intellettuali. Melissa è una scrittrice di successo, ribelle e spregiudicata mentre suo marito Nick fa l’attore teatrale e appare più insicuro e schivo. Nasce una complicità tra i quattro: mentre Bobbi e Melissa si stringono in un rapporto di amicizia dal risvolto saffico, Nick e Frances iniziano una relazione, intensa e passionale.

  

Il focus della serie ha come perno centrale il personaggio di Frances, il suo cercare la propria identità e il racconto delle sue emozioni e dell’interiorità nella sua relazione con Nick, mentre il legame tra le due donne rimane sullo sfondo e punteggia solo in certi frangenti la storia. Come è paradigmatico della scrittura della Rooney, la serie scandaglia emotivamente i personaggi e i loro pensieri ma dal punto di vista fattuale risulta molto rarefatta (e di conseguenza dal ritmo lento e dilatato). La pasta visiva è interessante – un po’ sporca, stile film indie – e anche la ricerca musicale è puntuale.

  

Ciò che invece desta una certa perplessità, e che fa risultare Conversations with friends un adattamento non poi così riuscito – è soprattutto la scelta dei suoi interpreti. Trattandosi infatti – come Normal People – di un racconto che si regge quasi esclusivamente sull’alchimia e le dinamiche sottili dei personaggi, sono state fatte delle scelte di cast che paiono non andare in questa direzione. Quella più in bolla è sicuramente Alison Oliver che interpreta con credibilità una Frances con il corpo da bambina, il viso pulito, viatico d’innocenza e di fragilità. Decisamente meno a fuoco è Joe Alwyn che veste i panni di Nick: troppo giovane, troppo poco affascinante, senza quei piccoli beat interiori che renderebbero efficace sullo schermo il gioco di sguardi e di seduzione che l’uomo esercita su Frances.

   

Conversations with friend è fedele al romanzo da cui è tratto?

Sostanzialmente si. E questo non è necessariamente un pregio. Infatti, la serie mutua l’impianto narrativo di Parlarne tra amici della Rooney (edito in Italia da Einaudi), riproponendo dialoghi e soluzioni drammaturgiche già presenti nel testo originale ma che non sempre si adattano con incisività al linguaggio visivo. Emerge tutta la cifra della letterarietà della Rooney, di una scrittura che sa entrare nell’interiorità dei personaggi – spesso per sottrazione – e che sprigiona tutta la sua potenzialità sulla pagina scritta (mentre rimane molto legata alle abilità attoriali nella sua vita sullo schermo). Perde un po’ di focus e potenza anche il legame sfaccettato e profondo tra le due amiche (sulla falsariga di precedenti illustri come la Ferrante) che nella serie ha uno spazio maggiore nella seconda parte del racconto mentre per i primi episodi rimane in sordina.

 

Quali sono le ambientazioni di Conversations with friends?

La serie è prevalentemente ambientata a Dublino, città d’origine della Rooney e luogo di cui sono restituite fedelmente le atmosfere. C’è un buon bilanciamento tra il racconto della vita nella capitale irlandese e la messa in scena dei sobborghi, dei paesi e delle realtà di mare sulla costa. Un paio di episodi sono invece ambientati in Croazia, in una villa di vacanze a picco sul mare, con varie dependance, pietre a vista, legno e infissi chiari, luogo in cui si rinfocola la passione tra Frances e Nick e inizio del loro declino.

 

Conversations with friends, in tre battute

“Mi piace la caducità delle cose come la lettura interpretativa. Mi disturba pensare che qualcosa possa durare per sempre”.

“A volte si ha il bisogno di sentirsi utili”.

“Guarda che si può essere innamorati e avere anche altre storie. L’amore non è una risorsa limitata”.

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