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The First Lady racconta le biografie di Mrs Roosevelt, Ford e Obama

Gaia Montanaro

Come tre donne diversissime hanno saputo e voluto interpretare un ruolo che fino in fondo nessuna delle tre si era scelta. Tutto quello che volevate sapere sulla serie originale Showtime disponibile su Paramount + (nuova piattaforma streaming da poco lanciata in Italia

Le note di “This land is your land” nella versione di Sharon Jones & The Dap-King fanno da contrappunto tematico e insieme sono la sigla perfetta per The First Lady, serie originale Showtime disponibile su Paramount + (nuova piattaforma streaming da poco lanciata in Italia che ospita serie internazionali di qualità e anche produzioni originali italiane) che racconta, in parallelo, le vicende di tre celebri first lady americane. Eleanor Roosevelt, Betty Ford e Michelle Obama.

  

Sono donne molto diverse tra loro, figlie di epoche diverse e rappresentanti di un differente modo di interpretare il ruolo che il destino ha scelto per loro. Si devono tutte confrontare con una vita non sempre scelta, a volte subita, a volte condivisa a volte persino auspicata. La signora Roosevelt, dal carattere volitivo e molto determinata, è stata da costante sprone per il marito, presidente americano per quattro mandati e afflitto da una malattia invalidante come la poliomielite. Betty Ford, più fragile e insicura, ha invece inizialmente sofferto l’incarico del marito che pensava ormai prossimo alla pensione. E infine Michelle Obama, la first lady iconica dei giorni nostri, moglie del primo presidente afroamericano degli Stati Uniti, con tutto ciò che questo aspetto comporta.

  

La serie, ambiziosa sotto ogni punto di vista e che parte da un’intuizione narrativa interessante, non poteva non appoggiarsi a tre grandi interpreti su cui di fatto tutto il racconto si regge. Eleanor Roosevelt è interpretata da Gillian Anderson, figura dinoccolata e sguardo di sbieco che un po’ ricorda la sua Thatcher in The Crown, Viola Devis – sempre eccelsa – presta il volto a Michelle Obama mentre Michelle Pfeiffer interpreta Betty Ford. Creatrice della serie è la celebre Susan Bier, raffinata regista già misuratasi con la serialità in, tra gli altri, The Undoing. La serie è un prodotto ambizioso, interessate ma non totalmente compiuto. È in ogni caso una narrazione che ambisce a grande sofisticatezza, contenutistica e formale. Partita con tutti gli onori, non è però stata rinnovata per una seconda stagione. La prima però vale la pena di uno sguardo.

  

Come inizia The first lady?

La serie si apre con Michelle Obama che è in posa per alcune foto che verranno pubblicate a breve: un ritratto ufficiale ma allo stesso tempo intimo della moglie del presidente Obama. Segue Betty Ford, seduta in una stanza della Casa Bianca mentre un pittore la sta ritraendo su tela. Stessa sorte tocca a Eleanor Roosevelt mentre in sottofondo si sente la sua voce che pronuncia un discorso alla radio: “Una donna è come una bustina di tè. Non sai mai quanto è forte finché la situazione non si fa bollente”.

 

Come è strutturata The First Lady?

Già l’utilizzo di un titolo singolare per un racconto che si occupa di più first lady diverse tradisce una scelta narrativa e strutturale precisa. Le tre donne vengono raccontate in parallelo, ovviamente senza mai avere punti di contatto narrativo (per motivi di carattere storico) ma oltre a questo non si intravvede neppure alcun raccordo tematico o di contenuto che leghi, all’interno del singolo episodio, le vicende raccontate. L’approccio è quindi strettamente biografico, non manca di momenti di calore (non così scontati per una regista come la Bier, formalmente perfetta ma a volte un po’ algida) ma finisce per restituire un racconto un po’ spezzettato. Ci sono molti salti temporali all’interno delle singole linee – tutti per altro sempre chiari e ben presentati – che quindi vivono di vita propria. L’alternanza tra le vicende personali e pubbliche di Eleanor, Betty e Michelle dà ritmo al racconto che restituisce spaccati umani interessanti e in parte inediti. Manca un po’ di unità, forse una visione più ampia delle singole, di per sé appassionanti, vicende.

 

Quali sono i temi di The First Lady?

Non appare esserci un vero e proprio tema unificante della serie (forse la maggiore pecca del racconto) anche se la narrazione è densa di momenti significativi, di scelte a cui le tre first lady sono poste dinnanzi e che fanno emergere la loro specifica timbrica. Quello che la serie restituisce è come tre donne diversissime hanno saputo e voluto interpretare un ruolo che fino in fondo nessuna delle tre si era scelta, quanto hanno contribuito nelle decisioni prese dai rispettivi mariti, quanto hanno sacrificato e ottenuto a livello personale dall’essere first lady.

 

Qual è il tono di The First Lady in quattro battute?

Capirai che tipo di first lady vuoi diventare.

C’è anche una Betty senza Jerry Ford.

Fai quello che devi fare.

A questo punto è una cosa più grande di noi.