Con Beldì se ne va l'ultimo vero regista della tv italiana

Fabio Fazio

Amava la musica, suonava la chitarra, aveva una grande sensibilità che trasferiva nel suo mestiere. Un mestiere di cui oggi purtroppo spesso la televisione vuole fare a meno. Il ricordo di Fabio Fazio

Paolo Beldì è stato uno degli ultimi veri registi televisivi. Per lui la regia era una forma di racconto, di narrazione. Aveva inventato il dettaglio come cifra stilistica. Il dettaglio di una scarpa, un primissimo piano di un orologio per svelare la vera personalità di chi stava parlando in televisione. Paolo Beldì amava la televisione. Era stato allievo di Beppe Recchia, della regia conosceva la tecnica e l’effetto. Abbiamo fatto insieme tantissimi programmi da Sanremo a Quelli che il calcio, da Anima mia a Diritto di replica. Un lungo sodalizio che si è poi tramutato in una evidente amicizia. Era un solitario Paolo, dotato di grande senso dell’ironia. La sua vita si svolgeva fra il Lago Maggiore e Novara. Spesso nelle telefonate faceva finta di essere altrove perché sapeva che la cosa mi faceva divertire poiché assolutamente incredibile. Era un po’ come Salgari: sosteneva che non c’è bisogno di andare lontano per immaginare e si può stare tranquillamente fermi a casa propria. Amava la musica, suonava la chitarra, aveva una grande sensibilità che trasferiva nel suo mestiere. Un mestiere di cui oggi purtroppo spesso la televisione vuole fare a meno. La televisione così come molti altri aspetti della nostra vita tendono esclusivamente all’impoverimento e al risparmio. Non serve l’abilità, non serve l’estetica, non serve nulla che non sia qualcosa che produca semplicemente una riduzione dei costi. E così anche la regia, come la scenografia, come la scrittura, come i giornali, come i negozi dei nostri quartieri, sono vissuti come qualcosa di superfluo e infatti tutto chiude e si spegne. Come se tutto ciò portasse maggior ricchezza. Paolo infatti è stato distante negli ultimi anni della televisione, per meglio dire la televisione è stata distante da lui. Oggi è per me una giornata molto triste. Per tutti quelli che lo hanno conosciuto. Vorrei trovare una conclusione decente a queste mie poche parole ma non ci riesco. Chiudo qui e ripercorro tanti ricordi che mi legano lui.

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