"Friends: the reunion" è realtà su Sky. Storia di una serie tv senza tempo

Francesco Gottardi

Tutto quello che c'è da sapere sulla serie tv più cult di sempre, oggi di nuovo sul set dopo 17 anni per una puntata speciale

Ci perdonino i feticisti del “sta bene dove sta”: esasperare il presente – magari con infiniti, deludenti spin-off – è infantile, rendere onore al passato invece è un atto dovuto. Almeno per non fare ingrigire ricordi e risate, come i capelli di Matt Le Blanc: il cast di Friends, forse la serie tv più cult di tutti i tempi, si è ritrovato per la prima volta dopo 17 anni dall’uscita di scena. Un episodio-evento speciale, per il quale è stato appositamente ricreato il set originale negli studi Warner di Burbank, California, riunendo tutti i protagonisti e i produttori, guest star comprese. Ed è subito Central Perk – la caffetteria simbolo della serie –, tra gag rispolverate e sorrisi sinceri. Perché “siamo ancora oggi una famiglia”, spiega Ross (David Schwimmer): “Dopo lo shock iniziale di essere di nuovo nella stessa stanza, abbiamo ricominciato a scherzare fra noi come sempre”. Il tempo si fa da parte.

 

Dove vedere "Friends: The reunion" in tv e streaming

 

“Friends, the reunion” è stato trasmesso alle 9 di oggi, giovedì 27 maggio, su Sky e Now tv – anche on demand e in streaming – in contemporanea con gli Stati Uniti. L’episodio speciale verrà riproposto questa sera alle 21:15 con il doppiaggio in italiano, in onda su Sky Atlantic e Sky Uno. 

 

 

Friends, la serie in numeri

 

236 episodi da 22 minuti per 10 stagioni, dal 1994 al 2004. Un successo planetario – oltre 100 miliardi di visualizzazioni complessive in tutte le piattaforme – e in crescendo: i 22 milioni di telespettatori del primo episodio quasi triplicarono – 61 tra Usa e Regno Unito – per l’ultimo. A riprova di un prodotto senza tempo, nel 2018 Netflix si è assicurata i diritti di streaming della serie sborsando a WarnerMedia 100 milioni di dollari per 12 mesi. E oltre al pubblico, la serie ha avuto anche i favori della critica: Friends nella sua storia è stato nominato per 52 Emmy awards, vincendone 6.

 

Monica, Rachel, Phoebe, Chandler, Joey, Ross: cosa fanno gli attori protagonisti oggi?

 

Strade diverse e parallele, sempre nello spettacolo. Jennifer Aniston (Rachel) è quella che più di tutti è riuscita a ritagliarsi uno spazio di prim’ordine oltre la serie: soprattutto sul grande schermo, con campioni di botteghino come “Io e Marley” e “Cake”. Ha 52 anni – la più giovane del gruppo –, è tra le attrici più pagate di Hollywood e per due volte la rivista People l’ha eletta la donna più bella del mondo. Cinema e produzione anche per Lisa Kudrow (Phoebe), con “Cattivi vicini” e “La ragazza del treno” fra i suoi lavori più apprezzati. Courtney Cox (Monica) ha invece spinto sulle serie tv, comparendo su Scrubs e continuando a ricoprire un ruolo principale in Scream. Dicevamo di spin-off: dopo Friends, uno di loro ci provò. Ma la serie “Joey”, con unico protagonista Matt Le Blanc, si rivelerà un flop. Ha rallentato la sua attività in scena anche Matthew Perry (Chandler), mentre David Schwimmer (Ross) – il primo a essere stato scritturato per Friends – nel 2016 ha ottenuto una nomination agli Emmy per la sua interpretazione nella serie “American crime story”.

 

Perché Friends rimane così popolare?

 

È la leggerezza del quotidiano, dell’incontro fortuito – la convivenza fra amici, middle class di New York – che accompagna i giovani adulti fino all’altare (fosse anche per errore a Las Vegas). Soprattutto, sopravvive di comicità senza tempo, capace di influenzare i costumi oltre a raccontarli: secondo la linguistica i dialoghi di Friends hanno cambiato significativamente l’americano parlato, soprattutto fra chi a cavallo del 2000 era attorno ai 30 anni. La serie è una miniera di gag e citazioni cult: la famosa “friend-zone”, ormai conosciuta in tutto il mondo, non è che una teoria di Joey. Oggi la pagina di Friends su Instagram conta oltre 11 milioni di followers. A presentare la puntata reunion c’erano anche fan d’eccellenza come David Beckham e Justin Bieber. Figuriamoci se i social fossero esistiti anche allora.

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