Le serie tv da guardare a marzo

Gaia Montanaro

Archiviati i fasti dei Golden Globes, il mese della primavera guarda sempre di più ad un pubblico adolescente e a racconti di evasione. Le proposte da non perdere

Si polarizzano sempre di più le linee editoriali – ormai abbastanza manifeste – dei vari contenitori che si dividono tra produzioni dalla forte vocazione generalista e racconti più di nicchia. Archiviati i fasti dei Golden Globes (Dio salvi la regina, ora e sempre), il marzo seriale guarda sempre di più ad un pubblico adolescente e a racconti di evasione con qualche incursione nel dramma storico e nel true crime.

 

DOLLFACE

(Disney+, 4 marzo): in questa serie originale Hulu di un paio di anni fa, da inizio marzo disponibile su Disney+, ritroviamo l’attrice protagonista di Wanda Vision - Kat Dennings – che qui veste panni decisamente più contemporanei. La dramedy racconta di Jules Wiley, giovane ragazza abbandonata dal fidanzato storico, che si ritrova a dover rientrare nel vecchio giro di amiche. Un mondo femminile dai tratti comici e surreali, corredato all’occorrenza di gatti parlanti come spirito guida. Una serie leggera e di puro intrattenimento, che non ambisce (saggiamente) a statuette varie  ma strizza l’occhio a un giovane pubblico femminile.

 

 

CHERRY

(Apple tv, 12 marzo, film): in quota film, Tom Holland è protagonista di un racconto – ispirato all’omonimo romanzo di Niko Walker – che gravita attorno al tema dei veterani di guerra. Il protagonista è un ragazzo che lascia il college per arruolarsi nell’esercito e, tornato a casa, soffre di gravi disturbi post traumatici. Comincia così ad abusare di sostanze e commettere rapine, tormentato dagli incubi di una guerra che non ha mai smesso di combattere dentro sé stesso. L’unico motivo per cercare di superare il dolore è la presenza della fidanzata (Ciara Bravo) che però rischia costantemente di perdere. 

 

 

THE ATTACHÈ

(Starz Play, 14 marzo): serie israeliana (come ormai da tradizione per la piattaforma Apple) diretta e interpretata da Eli Ben-David che muove da un’esperienza autobiografica. Avshalom è un famoso musicista ebreo israeliano di origine marocchina che si trasferisce in Francia per il lavoro della moglie Annabelle – addetta dell’ambasciata israeliana. Il soggiorno parigino però verrà complicato dall’attacco al Bataclan che sarà l’innesco per una crisi profonda che si instaurerà nella coppia e una messa in discussione di tutte le proprie certezze personali. Un racconto che tiene dentro tante istanze – l’identità ebraica, le pressioni sociali, il ruolo femminile e maschile nella società – e il fragile equilibrio che le rende possibili. 

 

 

THE INVESTIGATION

(Sky Atlantic, 15 marzo): miniserie in sei episodi proveniente dalla Danimarca (originale HBO) che si ispira ad una storia vera. Kim Wall è una giovane giornalista che viene uccisa dall’uomo che avrebbe dovuto intervistare ovvero Peter Madsen, l’inventore e costruttore di un sottomarino perfettamente funzionate che era pronto a solcare le fredde acque del nord Europa. Noto come “il caso del sottomarino”, questa storia sconvolse l’opinione pubblica danese e in questa serie – a cavallo con il documentario – si racconta in modo minuzioso ed accurato il lavoro investigativo a ritroso. I sommozzatori che si immergono tra Malmö e Copenhagen per recuperare il corpo fatto a pezzi della ragazza, la ricostruzione del movente e dei dettagli che hanno portato l’assassino a compiere quel gesto folle ma progettato in ogni dettaglio. Una serie dura ma che si sforza di individuare un nuovo approccio al racconto del crimine. 

 

 

QUIZ

(Tim Vision, 16 marzo): è di sole tre puntate questa miniserie molto attesa con protagonisti Michael Sheen e Matthew Macfadyen che racconta la storia vera di Charles Ingram. Ex maggiore dell’esercito inglese, l’uomo ha organizzato insieme alla moglie Diana una truffa ben congeniata che lo ha portato a vincere nel 2001 un milione di sterline al quiz televisivo Chi vuol essere milionario? Il trucco viene svelato e ha costituito uno dei più grossi scandali della televisione inglese.  

 

 

SPERAVO DE' MORÌ PRIMA

(Sky Atlantic, 19 marzo): il bravo Pietro Castellitto veste i panni (insidiosi) di Francesco Totti in questa serie dramedy in sei episodi diretta da Luca Ribuoli. Tratta dal libro Un capitano scritto a quattro mani con Paolo Condò, il racconto ripercorre parte della carriera calcistica dell’ex capitano della Roma, il rapporto controverso con l’allenatore Luciano Spalletti e la decisione di dire addio al calcio. Nel ruolo di Ilary Blasi troviamo Greta Scarano mentre a interpretate Spalletti c’è Gianmarco Tognazzi.  Una visione per appassionati che ha l’ambizione di coinvolgere tutti. 

 

 

SKY ROJO 

(Netflix, 19 marzo): il creatore de La casa di carta torna con una nuova serie che gira sempre attorno, anche se in modo diverso rispetto al passato, al mondo del crimine. Qui le protagoniste sono tre spogliarelliste – Coral, Wendy e Gina – che sono in fuga dal loro protettore e proprietario del Club delle Spose. Antieroine fatiscenti, le ragazze dovranno affrontare mille imprevisti con un solo e unico obiettivo: riuscire a scamparla. Un racconto di pura evasione, per chi ama le narrazioni adrenaliniche e decisamente poco affettate.

 

 

LEONARDO

(Rai1, 23 marzo): in quota ambiziose coproduzioni, arriva su Rai1 la prima stagione di Leonardo, che celebra la figura del genio artistico e scientifico italiano. Un grande sforzo in termini produttivi e creativi, che mette insieme importanti realtà europee e inglesi al servizio di un racconto che si propone essere di ampio respiro. Nel ruolo di Leonardo troviamo Aidan Turner (già Lo Hobbit e Poldark) e nel cast anche Giancarlo Giannini – che interpreta Verrocchio – e Matilda De Angelis nei panni di Caterina da Cremona. 

 

 

LA TEMPLANZA

(Amazon Prime Video, 26 marzo): le telenovelas hanno sempre il loro pubblico, tendenzialmente di matrice ispanica. E su questo fronte anche Amazon Prime non si fa trovare sguarnito (del resto, gli abbonamenti bisogna venderli e il bacino spagnolo è numericamente vasto e importante). Nasce così La templanza, adattamento del romanzo omonimo di Maria Duenas, che racconta dell’amore tra Soledad e Mauro, due giovani che si incontrano nella povertà del Messico dei minatori e che arriveranno nei salotti dell’alta società inglese (con passaggi cubani vari). Un dramma storico ambientato alla fine del XIX secolo per un pubblico che più classico non si può. 

 

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