Le serie tv da guardare a novembre 2020

Gaia Montanaro

Più soddisfazione per i ritorni che per le novità. Qualche prodotto di genere da sbirciare e un paio di adattamenti librari

    Un novembre che sulla carta sembra dare più soddisfazione per gli attesi ritorni piuttosto che per le novità. Qualche prodotto di genere da sbirciare, a cavallo tra il paranormale e lo storico, e un paio di adattamenti librari. Per il resto: “Dio salvi la Regina”.

     

    Love & Anarchy (Netflix, 3 novembre)

    La Svezia, tradizionalmente patria del nordic noir, abbandona i toni cupi e le atmosfere angoscianti per votarsi ad una dramedy leggera e dal formato agile. Sofie lavora come consulente ed è moglie e madre di due bambini. Quando le viene affidato di modernizzare una vecchia casa editrice ha l’occasione di conoscere un tecnico informatico – Max – e di iniziare con il ragazzo un gioco di seduzione dai risvolti inaspettati. Erotici e non. Una storia semplice che parte da uno spunto non tra i più originali ma che si spera possa concedere qualche ora di svago, senza pretese.

     

    Paranormal (Netflix, 5 novembre)

      

    La prima serie originale Netflix Araba viene dall’Egitto ed è liberamente ispirata ad uno dei libri di maggior successo di sempre nel mondo arabo – Dietro il mondo naturale. Protagonista della vicenda dai toni horror e soprannaturali è il dottor Refaat Ismail, ematologo cinico e dal carattere particolare, che si trova a far fronte ad una serie di eventi paranormali e a doverne arginare la portata grazie all’aiuto della collega di università Meggie. Refaat è perseguitato dal suo passato e ossessionato dalla ricerca della verità che coinvolge i suoi cari e che lo porterà a implicarsi sempre di più con gli strani fenomeni di cui la realtà è permeata. Per gli amanti del paranormale e per chi è curioso di vedere come un racconto di genere venga filtrato da una cultura distante da quella occidentale.

      

    Romulus (Sky Atlantic, 6 novembre)

     

      

    Molto atteso il debutto di Matteo Rovere alla regia di una serie tv con questo nuovo racconto che di fatto va ad espandere l’universo narrativo de Il primo re, spostandosi però dal punto di vista cronologico. La serie infatti racconta di una civiltà protolatina vissuta otto secoli prima di Cristo in un mondo brutale ed animalesco. Tre ragazzi – Iemos, Wiros e Ilia – segnati dalla morte e dalla violenza, dovranno riuscire a sopravvivere riuscendo a non farsi troppo abbrutite da una realtà che sembra reclamare il contrario ma che costituirà anche l’albore della città di Roma. La serie è tutta recitata in protolatino e sono stati messi in campo mezzi produttivi molto importanti (migliaia di figurazioni, per dirne una) per un prodotto di grande ambizione che visivamente non tradirà le aspettative.

     

    Alex Rider (Amazon prime Video, 12 novembre) 

    Basata su Point Blanc, secondo volume della serie di libri scritti da Anthony Horowitz, la serie segue le vicende di Alex, il cui zio si scopre essere stato una spia del governo britannico. Faceva parte di una divisione segreta dell’MI6 chiamata “The Department” il cui capo – Alan Blunt – avvicina Alex e gli rivela essere stato addestrato fin da bambino per entrare nel mondo dello spionaggio. Per scoprire i dettagli della morte dello zio, Alex decide di adoperarsi come spia. Viene mandato sotto copertura in un collegio sperduto sulle Alpi Francesi, il Point Blanc, dove i figli irrequieti di famiglie benestanti vengono spediti per farsi passare gli eventuali grilli per la testa. Ma la verità, nascosta neanche troppo sotto la superficie, racconterà una storia del tutta diversa. Racconto di genere rivolto principalmente ad un pubblico teen, per chi ama le storie adrenaliniche venate di mistero.

     

    I favoriti di Mida (Netflix, 13 novembre)

     

    La quota spagnola questo mese si affida all’adattamento di un racconto di Jack London – The minions of Midas – pubblicato nel 1901. Victor Genovés è un ricco uomo d’affari di Madrid che viene ricattato dal gruppo criminale de I favoriti di Mida: se non darà loro i soldi che chiedono, sarà moralmente responsabile della morte di una persona qualunque in un luogo e giorno stabiliti. Questi omicidi a estorsione porteranno ad una catena di morti, potenzialmente senza fine. Per gli amanti delle narrazioni serrate e potenzialmente ricche di colpi di scena.

      

    La vita davanti a sé (Netflix, film, 13 novembre)

     

    In quota film, esce direttamente su Netflix la pellicola di Edoardo Ponti che vede come protagonista la madre – Sofia Loren. Ambientata a Bari, La vita davanti a sé racconta la storia di Madame Rosa, anziana ebrea ed ex prostituta che per mantenersi durante la vecchiaia ospita in casa sua un piccolo asilino domestico per bambini in difficoltà. Accetterà di prendersi cura di Momo, un ragazzo di strada senegalese di dodici anni, difficile e turbolento. Tratto dal romanzo di Romain Gary, il film racconta con tono lieve e appassionato l’amicizia tra due persone agli antipodi, per età, sesso, razza e provenienza, che scopriranno che molte di più sono le cose che li uniscono piuttosto che quelle che li dividono.

      

    The Crown (Netflix, stagione 4, 15 novembre)

    Attesissima, con tutte le ragioni del caso, è la quarta stagione di The Crown che promette come sempre di non disattendere le aspettative. La regina rimane sempre la bravissima Olivia Colman ma in questa stagione ci sono due innesti narrativi importanti. Negli anni Ottanta arrivano infatti Lady Diana, interpretata da Emma Corrin, e Margareth Thatcher che ha il volto di Gillian Anderson. Confermato nel ruolo del principe Carlo – che in questa stagione avrà maggiore spazio rispetto alle precedenti – Josh O’Connor. Gli ingredienti ci sono tutti, non resta solo di attendere.

     

    Fargo (Sky Atlantic, stagione 4, 16 novembre)

    Con la pancia piena di tre Emmy e due Golden Globe, torna Fargo con la sua quarta stagione, ambientata nella Kansas City degli anni Cinquanta. Le due organizzazioni criminali al centro di questo nuovo capitolo sono la mafia italiana con a capo Donatello Fadda (il nostrano Salvatore Esposito) e la famiglia criminale afroamericana di Loy Cannon (Chris Rock).

    La pasta visiva da sempre grandi soddisfazioni come la capacità di raccontare storie crudissime e allo stesso tempo ecumenicamente avvincenti. Lunga vita a Fargo.

     

    Motherland: fort Salem (Amazon Prime Video, 20 novembre)

     

    In quota “magia”, su Amazon Prime Video parte una nuova serie con protagoniste tre giovani streghe. Ambientato in un mondo alternativo, la storia segue le vicende di tre ragazze che stanno compiendo il loro personale addestramento da streghe; Raelle è una recluta riluttante, Tally invece è molto motivata (ha dovuto vincere le resistenze materne) e Abigail è invece una strega di razza, discendete da una famiglia di alto rango. Saranno chiamate a scendere in campo per difendere il solo paese – l’America – da attacchi nemici. Per chi ama le narrazioni intrise di paranormale e dalle atmosfere stranianti.