(foto LaPresse)

Addio a Sergio Zavoli

E' morto a 96 anni l'ex giornalista, inventore del Processo alla tappa e della Notte della Repubblica, presidente della Rai dal 1980 al 1986. Una vita passata a innovare la televisione

Sergio Zavoli è morto questa mattina a 96 anni. Sergio Zavoli "è la Rai", era solito dire Guglielmo Moretti, che con Zavoli e Roberto Bortoluzzi s'era inventato Tutto il calcio minuto per minuto. Ed era la Rai perché nella rete di stato ha fatto tutto, radio e televisione, e molto di più.

 

In Rai ha iniziato nel 1947, l'ha continuata a scrivere e riscrivere, l'ha innovata e rinnovata, l'ha resa arcitaliana e a volte europea, anticipando mode e programmi di anni e a volte di decenni. La notte della Repubblica,Tutto il calcio minuto per minuto, il Processo alla tappa, erano format che non esistevano né qui né altrove. Grazie a lui sono apparsi qui e sono stati riproposti altrove. D'altra parte "chi vive una vita curiosa è portato a capire prima e meglio degli altri dove il paese va e cosa gli italiani vogliono", disse di lui Edmondo Berselli sul finire degli anni Novanta. Intercettava i gusti, poi li ricostruiva, con intelligenza e inventiva, "con un grande amore per la conoscenza, con il gusto intelligente di chi ha ben chiara la funzione pubblica di radio e televisione", o almeno per Enrico Manca, che sostituì Zavoli alla presidenza della Rai che ricoprì dal 1980 al 1986.

 

Zavoli si prestò alla politica dal 2000 al 2018, un prestito maggiorenne, "una scelta necessaria perché dopo tanti anni di giornalismo ho sempre creduto che ci siano delle cose da sistemare nel nostro paese. Voglio cercare di aiutare per quanto mi è possibile", disse l'indomani della sua elezione al Senato nel 2001. In qualche modo ce l'ha fatta.

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