Come sta andando X Factor? Il primo pagellone fogliante

Giulia Pescara

Arrivati a metà programma, ecco il meglio e il peggio delle prime tre puntate dei live

So far, so good. Siamo arrivati al giro di boa di X Factor 2019, Myss Keta ha remixato Giorgia Meloni, il Papa è stato accusato di idolatria, Silvio Muccino è diventato falegname, il guardaroba di Cattelan pare essere finito per sbaglio nel tunnel di neutrini sotto il Gran Sasso, eppure siamo ancora tutti qui. Parola di share. La qual cosa non era affatto scontata, considerate le montagne russe di queste ultime settimane. E anche se al momento sono più le salite al rallentatore che le discese da stomaco in gola, c’è ancora una buona metà del programma per provare a recuperare la tachicardia. Ribaltando i voti del pagellino. Ecco il meglio e il peggio delle prime tre puntate dei live.

L’apertura del primo live - voto: 10

Sarà l’autunno, sarà la febbre (del giovedì sera). Ma la zarrissima e monumentale apertura dei Live Show con tutto il cast, i giudici e Cattelan in tenuta da gran soirée sulle note di "Watch Me" di Jaden, si merita un dieci pieno. Finalmente un momento di vero spettacolo, ballerini ed endorfine. Una produzione da kolossal, il Sanremo che ci meritiamo, a metà tra Britney e gli Avengers. Un plauso particolare alle tute di simil latex scosciato in stile Chernobyl. Mancava solo qualche esplosione.

Sofia Tornambene - voto: 9

Meno male che esiste. Qualunque cosa canti, diventa pura bellezza. Anche i brani che sulla carta parrebbero meno nelle sue corde vengono trasformati in qualcosa di completamente nuovo e meravigliosamente intimo. Quando sussurra “l’ultimo bacio, mia dolce bambina, brucia sul viso come gocce di limone” trafigge come una stilettata, è dolcissima e straziante. Lì dentro c’è la sua capacità di strappare dalla stanza chi la ascolta e portarselo via, con tutta la bellissima intensità della sua adolescenza. Fatela vincere o siete matti.

 

Immagini concesse da Sky

Booda - voto: 8

Ogni volta sono pazzeschi. Non solo eccezionali dal punto di vista tecnico, sono un mix chimico perfetto: il fatto che il gruppo si sia formato poco prima dell’inizio del programma è qualcosa di davvero stupefacente. La bagarre di Mara sulla carenza di erotismo nelle loro esibizioni ha avuto il pregio di aver fatto emergere un loro lato inedito e, se possibile, ancor più esplosivo. Questa nuova carica piace tantissimo, e accarezza le tonalità più calde della voce di Federica. Imperativo ascoltarli presto dal vivo.

Eugenio Campagna - voto: 7

“Quando è notte e ti scrivo ohi e tu rispondi ehi”. Grazie, grazie, grazie. Fategli suonare le sue canzoni, che è quello che sa fare e siamo tutti molto più felici. Eugenio ha questo talento (con un pizzico di paraculaggine), di saper raccontare le nostre quotidianità, le nostre strane, fragili e sciocche quotidianità. L’ha fatto con la cover di Bersani, ma ancor di più con la sua “Corn Flakes”. Ci piace questo Tommaso Paradiso che sembra uscito dal set di “Come te nessuno mai”, anche se a breve i suoi versi invaderanno le bacheche di tutto Facebook e a quel punto li odieremo. Nel frattempo, fatelo continuare così, che ci fa sentire bene.

MikaLeaks - voto: 6

Doveva essere il grande ospite della prima puntata, Mika. Rassicurante, paterno, collaudato. Invece ha creato più panico di un’Asia Argento imbucata al pranzo di Natale di Paolo Brosio, e ci ha regalato quel bri(vid)o che tanto mancava. Non solo ha sfiorato la rissa con Sfera sulle sue scelte artistiche per Giordana. In meno di tre minuti, è riuscito ad aprire un auricolari-gate che avrebbe fatto impallidire Boncompagni. Alla richiesta di un consiglio per i nuovi giudici, ha risposto di mandare a quel paese gli autori, buttare “quei cosi” e seguire il proprio cuore. “T'appartengo ed io ci tengo. E se prometto poi mantengo”. Troppe Emozioni.

 

Nicola Cavallaro - voto: 5

Rimandato a settembre. I progressi ci sono e si vedono, ma non sono sufficienti. È mille volte più simpatico quando balla, si veste come un Minion e usa tutta la sua ampiezza vocale, piuttosto che quando gratta come il frontman dei Nickelback in cerca di una benagol. Vediamo come se la cava con “90 min” di Salmo, nella puntata di stasera.

La levata di scudi su De Andrè - voto: 4

Avete presente quel particolare divano nel salotto buono della nonna? Quello intoccabile, con sei teli sopra, otto transenne ai lati, e il muro di Trump intorno per sicurezza, che anche solo a guardarlo si finisce in uno specifico girone dell’inferno? Pare che a far cantare De Andrè a un duo di trapper si passi l’eternità infilzati dagli stessi forconi. Samuel avvisato, mezzo salvato. Che noia, si può dire? Questo non significa che dobbiamo far calpestare i nostri mostri sacri, umiliandoli e tradendone l’eredità. Ma forse potremo provare a riconoscere che oggi la trap è forma d’arte e di espressione che nasce da molti brandelli di strada; angoli tanto simili ai vicoli di Genova abitati proprio da quegli ultimi di cui Faber raccontava. Può non piacere, non deve per forza. Ma le teche sono il posto dei fossili, non di chi ancora ha tutto da insegnare, in questi tempi strani.

Ignoranza brutta bestia - voto: 3

“Ricordate che dovete giudicare i concorrenti, non me”. Così esordiva Sfera su Twitter all’inizio del programma. Eppure, a poche settimane di distanza, ci regala una ghiotta occasione per contraddirlo. Non solo ha confessato di non aver mai sentito “Why’d You Only Call Me When You’re High?” degli Arctic Monkeys, ma anche ammesso di non conoscere “Baby I love you” nella versione dei Ramones. D’altronde anche Mara ha scoperto “Don’t Look back in Anger” degli Oasis durante un live. Non mai troppo tardi per imparare, però a volte si dovrebbe correre ai ripari celermente.

Chi sceglie i costumi di Giordana - voto: 2

Se n’è accorto persino Mika. Non è umanamente possibile che questa povera ragazza sia alternativamente vestita da Barbie Meringa, Antonella Clerici a Sanremo oppure come la versione  porno di Daenerys Targaryen. Già alterna (non tantissimi) momenti di empatia a (parecchi) istanti di profonda antipatia nel pubblico; è estremamente dotata, ma non mette a frutto i suggerimenti di contenere e indirizzare la sua potenza vocale. Già sembra in procinto di scagliare l’arpa come Xena il suo Chakram. Siamo sempre in tempo per rimediare.

La giacca bicolor di Cattelan - voto: 1

Molti hanno pensato fosse un disturbo della loro televisione. Per favore, non fatelo più.

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