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Addio Internet Explorer

Maurizio Stefanini

Dal 15 giugno 2022, dopo 27 anni di carriera, il navigatore di Microsoft cessa di funzionare. Ecco come ha perso la seconda "Guerra del Browser", dopo aver vinto la Prima

Addio Internet Explorer! Lanciato il 24 agosto 1995, dopo 27 anni il browser di Microsoft cessa di funzionare il 15 giugno 2022. Muore sostanzialmente per aver perso la "Seconda Guerra del Browser", dopo aver vinto la Prima.

  

Chi è più avanti nell’età, ricorderà che ai primi personal computer bisognava scrivere cosa fare, attraverso la “riga di comando”. Nel 1984 la Apple ebbe l’idea di sostituirvi un sistema di icone, su cui si poteva cliccare sopra con un mouse. Geniale, solo che Jobs se lo tenne per sé. Grave errore, in base alla quinta delle “Dieci Regole della New Economy” elaborate nel 1998 da Kevin Kelly: “Alimenta la Rete per prima”. Significa, in sostanza, che per competere con successo bisogna collaborare con i concorrenti: cosa che al contrario della Apple aveva fatto la Ibm, con i suoi sistemi compatibili. La trovata che fece la fortuna di Bill Gates fu quella di copiare le icone del Macintosh in un sistema Ibm-compatibile. E così Windows, dal 1990, in poi si impone su tutti i pc non Apple.

   

Abilissimo nel capire che le icone erano il futuro dei pc, Gates prende però una colossale cantonata nel prevedere che internet sarà un flop. Il quasi monopolio dei browser lo stabilisce dunque Netscape Navigator di Marc Andeessen. Per rimediare, quando 1995 Microsoft scende in campo con Internet Explorer lo include in Windows 5, Cioè, deve essere l’utente ad agire per scegliere al suo posto Navigator: cosa che fa solo una minoranza di “smanettoni”. È la cosiddetta “Prima Guerra dei Browser”. Netscape fa ovviamente ricorso, accusando Microsft di avere offerto sconti ai fabbricanti di pc che non inseriscono Navigator tra i software pre-installati. Il dipartimento della Giustizia americano si muove, e nel 1997 Microsoft è condannata per abuso di posizione dominante. Ma insiste lo stesso a “consigliare” Explorer. Nel 2003 Navigator è ormai ridotta alla marginalità, e il 28 dicembre 2007 chiude bottega.

  

Per andare su internet serve però un motore di ricerca. Il più antico a funzionare “per termini” è nel 1995 Alta Vista della Digital, che per questo primato rimane a lungo il più usato, ed è inserito appunto nel portale Microsoft Network. Ma nel 1999 al dipartimento di Computer Science dell’Università di Stanford inventano Google, che attraverso un algoritmo classifica le occorrenze in base al numero di ricerche. Già dal luglio del 2001 supera Alta Vista come motore di ricerca più usato. In seguito la sua posizione come motore di ricerca diventa anche più dominante che non quella di Windows come sistema operativo. E così come Microsoft ha usato Windows per lanciare Explorer, allo stesso modo dal 2 settembre 2008 Google lancia il browser Google Chrome. L’utente che si è trovato installato Explorer non appena inizia a fare ricerche si trova così “consigliare” Google Chrome.

    

A indebolire Explorer, d’altra parte, il fatto che senza concorrenti Microsoft si era adagiata sugli allori, senza migliorare il prodotto. Già nel 1998 dalle ceneri di Navigator era stato ricreato Mozilla Firefox, che è appoggiato da Google; nel 2004 si inizia a parlare di “Seconda Guerra dei Browser”; nel 2005 il norvegese Opera dopo 11 anni di esistenza a pagamento diventa gratuito, nel 2007 il Safari creato quattro anni prima per i sistemi Mac diventa disponibile per Windows; nel 2008, come ricordato, Google si mette in proprio. Explorer cerca di migliorare, ma se nell’ottobre del 2004 il rapporto con Mozilla è 92,18 per cento di utilizzatori contro 2,78, nel marzo 2009 è calato a 66,82 contro 22,05.

     

Il primo marzo 2010 l’Antitrust europeo costringe Microsoft a introdurre un ballot screen, grazie al quale l'utente potrà scegliere da solo fra i browser più popolari. Nel settembre 2010 Explorer è sceso al 49,87, contro il 21,5 di Firefox e l’11,5 di Chrome. Accusato di lentezza e insicurezza, addirittura “sconsigliato” nel 2010 dalle autorità tedesche, con uno sforzo di miglioramento nel marzo 2014 Explorer torna al 57,96, ma intanto Chrome supera Firefox: 17,52 contro 17,26. E sullo slancio nel maggio 2016 avviene lo storico sorpasso: 41,66 di Chrome, 41,33 di Explorer.

    

A questo punto Microsoft decide di gettare la spugna, proponendo un nuovo browser: Edge. Ma nell’aprile del 2019 Google Chrome supera il 70 per cento su tutti i pc, e il 60 su tutti i dispositivi. Adesso sta al 77, contro i 6 di Edge. Il 19 maggio 2021 Microsoft decide di interrompere definitivamente Internet Explorer a favore di Microsoft Edge come suo unico browser. A partire dal 15 giugno 2022 il browser non verrà dunque più supportato nelle versioni consumer.

   

In realtà su Windows 11 il programma, ancor presente nel sistema operativo, re-indirizza ormai all'esecuzione di Microsoft Edge. Explorer 11, verrà “permanentemente disabilitata come parte di un futuro aggiornamento cumulativo di Windows in qualsiasi momento dopo il 15 giugno 2022”.